Nell’ultimo anno (2020-2021 – l’anno della pandemia) non ho letto moltissimo. Se c’è qualche cosa, infatti, che dovrei personalmente ricominciare a fare, sarebbe sicuramente leggere di più (e perdere meno tempo scrollando lo smartphone su social vari).
C’è stato però un libro in particolare che mi ha colpito moltissimo e che mi sento fortemente di consigliare a chi, come te, è alla ricerca di qualche massima filosofica sulla ricchezza e sulla felicità. Si tratta dell’Almanacco di Naval Ravikant.
Se ancora non ci conosci, però, vorremmo prima presentarci: siamo Elena e Isabella. Se vuoi scoprire più su di noi, leggi la nostra storia.
Il nostro blog si chiama “Il tuo why” proprio per aiutarti a restare focalizzata sul tuo perché: quel perché che ti fa balzare fuori dal letto ogni mattina con l’obiettivo di creare una vita che ami davvero. Crediamo fermamente che nel 2022 si possa creare un lavoro basato sui propri valori e interessi ed abbandonare definitivamente vite da ufficio 9.00-18.00 stressanti e frustranti. Il nostro obiettivo? Aiutarti a cambiare ed eliminare quelle scuse che ti tengono bloccata.
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Adesso che ci siamo presentate, bando alle ciance e torniamo al tema del nostro articolo!
Faccio subito una premessa: la “guida alla ricchezza e alla felicità“, come ben esplicitato nella seconda di copertina, è stato pensato per essere utile a più persone possibile.
Per questa ragione è possibile scaricarne gratuitamente una copia digitale sul sito www.navalmanacco.it (sì, gratis! In versione ePub oppure PDF).
Se invece vuoi acquistare una copia cartacea, puoi farlo su Amazon da questo link:
Ok, ok, penserai… L’ennesima guida alla ricchezza e alla felicità del solito guru. Invece devo dirti che ho trovato questo libro di grande ispirazione e motivazione.
Ma partiamo dall’inizio…
Chi è Naval Ravikant?
Sommario veloce
Naval Ravikant è un imprenditore e investitore, molto noto in Silicon Valley. È stato uno dei primi a scommettere su società come Twitter e Uber (e molte molte altre). Scrive spesso su Twitter, dove puoi trovarlo come @naval.
Il succo del Naval-pensiero, tra le altre cose, è che diventare ricchi ed essere felici non è solo una questione di fortuna, ma sono entrambe capacità che possono essere allenate.
Figlio di papà? Fortunato?
Direi di no. Naval è nato in India, da una famiglia monoparentale, povera.
Oggi milioni di persone in tutto il mondo seguono i suoi consigli su come avere successo e vivere felicemente.
Naval ci ricorda sempre di come procedendo a piccoli passi e continui, sia possibile realizzare grandi cose e che ogni individuo può avere un impatto vasto sul mondo, se davvero lo desidera.
Come costruire la propria ricchezza
Diventare ricchi non è qualcosa che accade, ma una competenza che si apprende.
Naval Ravikant
Così inizia il capitolo dedicato alla ricchezza. Naval suggerisce che essere ricchi – diventare ricchi non riguarda affatto la fortuna, ma la comprensione
- di sapere cosa fare
- con chi farlo
- come farlo
C’entra molto poco con il “lavorare sodo” fine a se stesso.

Non solo, Naval introduce un concetto che, per quanto mi riguarda, è probabilmente il più importante.
La differenza, cioè, tra ricchezza e denaro.
Possedere ricchezza significa avere asset che vi fanno guadagnare mentre dormite. Il denaro è lo strumento con cui trasferiamo ricchezza.
Naval Ravikant
La ricchezza, dunque, non è certamente un aumento in busta paga. La ricchezza è avere una proprietà, un asset, che permette di svincolare quello che guadagniamo dal tempo che utilizziamo per guadagnarlo.
Per questo, chiaramente, qualsiasi lavoro da dipendente non condurrà mai alla ricchezza, se non adeguatamente sostenuto da altri asset.
Il denaro è lo strumento con cui trasferiamo ricchezza. È la semplice capacità di contrarre crediti e debiti.
La ricchezza, invece, deve essere il nostro obiettivo. È composta da risorse che guadagnano per noi mentre noi dormiamo.
Non diventerete ricchi noleggiando il vostro tempo.
Naval Ravikant
Abbiamo già toccato questo punto parecchie volte, soprattutto nell’articolo su come uscire dalla ruota del criceto.

Internet ha ampliato notevolmente i possibili spazi di carriera. In un certo senso, ha democratizzato il raggiungimento della ricchezza, perché ha fornito degli strumenti (gratuiti o a bassissimi costi di investimento iniziale) per poter inventarsi un lavoro e dare alla società ciò che vuole, ma che ancora non sa come ottenere.
Il segreto? Nessun segreto.
Anche se Naval indica una direzione, una bussola da seguire: giocare giochi a lungo termine e giocare con persone a lungo termine.
Quali capacità servono per diventare ricchi?
Naval ne indica due, in particolare:
- Imparare a costruire
- Imparare a vendere
È importante apprendere una conoscenza specifica, un tipo di conoscenza che non è possibile acquisire con la formazione (se chiunque può acquisirla, potrai essere sostituito da qualcun altro).
Per questo la conoscenza specifica, che, diciamolo, deriva innanzitutto dal mettere in pratica, dal fallire anche, per poi costruire una sempre più acuta capacità di giudizio, è così fondamentalmente.
Si tratta dunque di pensare in modo olistico, non di acquisire una semplice competenza tecnica verticale.
Come individuare una conoscenza specifica?
Naval ci suggerisce che la conoscenza specifica è altamente tecnica, oppure creativa.
Non può essere nè esternalizzata, nè automatizzata.
Si tratta quindi di una sorta di combinazione dei tratti unici del vostro DNA, della vostra educazione e di come avete reagito alle esperienze della vostra vita.

L’importanza dell’avere una leva
Per costruire una ricchezza, abbiamo bisogno di una leva.
Le leve principali sono tre:
- il capitale = denaro
- le persone = persone che lavorano per te
- i prodotti senza costi marginali di replica (come codici e media) = le nuove leve che nascono ogni giorno grazie alle potenzialità del digitale. Sono democratiche e accessibili.
Se non sei in grado di scrivere codice, scrivi un libro, un blog, oppure registra video o podcast.
Ho un piccolo aneddoto personale da raccontare riguardo alle persone come leva.
Mia mamma è malata di sclerosi multipla e, come spesso accade quando si ha a che fare con malattie come questa, a un certo punto ha avuto bisogno di trovare una badante fissa.
Avevo 27 anni, all’epoca, e scegliere la persona che dovesse stare a fianco a mia mamma 24h su 24h mi terrorizzava.
Tramite il passaparola e qualche annuncio messo qui e là su Internet, mi arriva un contatto telefonico di una ragazza. Fissiamo un appuntamento per conoscerci. Si presentano in due.
Mi rendo conto che la ragazza con cui avevo parlato al telefono non sarebbe stata la badante. Lei era, per così dire, “una manager di badanti”.
Avrei fatto il contratto alla ragazza (molto più giovane) che si era portata con sè, ma i soldi sarebbero finiti alla prima.
La sua leva erano ragazze che parlavano poco l’italiano, non erano in grado di procurarsi contatti e clienti.
Ho gentilmente declinato.
Usare le persone come leve in questo modo dovrebbe andare contro i valori morali di chiunque.
L’importanza di essere se stessi
Perché, oggi più che mai, è importante essere noi stessi?
È molto semplice: nessuno potrà competere con voi nell’essere voi stessi.
È il principio di unicità, alla base di molte strategie di marketing. Ne abbiamo parlato anche nel nostro articolo sull’importanza della mucca viola.
Tramite Internet, chiunque può trovare il suo pubblico. È possibile avviare un’attività, creare un prodotto, costruire ricchezza e rendere felici le persone, dando loro quello di cui hanno bisogno.
Non smettere mai di imparare
La competenze che più di ogni altra ci permette di diventare ricchi è la capacità di apprendere sempre. Secondo il vecchio modello lavorativo, per diventare ricchi era necessario studiare 4 anni – 5 -, prendere una laurea e lavorare come professionisti per trent’anni.
Oggi è possibile imparare una nuova professione in 9 mesi, e dopo pochi anni quella professione sarà, probabilmente, obsoleta.

L’importanza dell’interesse composto
L’interesse composto, di cui ci ha parlato Marta nel suo articolo su come investire i propri risparmi, è la capacità, di generare interessi sugli interessi.
La magia dell’interesse composto si basa su una crescita esponenziale anziché lineare. Ne abbiamo avuto triste prova durante il 2020 nella trasmissione pandemica del Coronavirus.
L’interesse composto, comunque, mostra i suoi veri risultati nel corso del tempo. Per questo è importante iniziare progetti e giocare progetti a lungo termine.
Il piacere di fare le cose per il loro valore intrinseco
Se oggi vi diverte ma sapete che prima o poi vi annoierà, è una distrazione. Continuate a cercare.
Naval Ravikant
Quando facciamo le cose per il loro valore intrinseco, solitamente creiamo le nostre opere migliori, in quanto le faremo per noi stessi e le persone intorno a noi si accorgeranno molto probabilmente che la qualità del nostro lavoro è elevata.
Lavorare molto o lavorare poco?
Naval sostiene di essere pigro.
Non è importante lavorare troppo, ma lavorare tanto quando la nostra energia è elevata.
I nuovi lavoratori della conoscenza sono come atleti: si allenano e scattano, poi riposano e valutano quanto fatto.
Cerca di trovare dunque un lavoro dove la quantità dei tuoi output non dipenda dalla quantità dei tuoi input.
Non varrete mai più di quanto pensate di valere
Naval Ravikant
Nessuno vi attribuirà un valore più elevato di quanto voi pensate di valere.
Mi pare un concetto molto semplice.
Imparare la pazienza
Per costruire la ricchezza, occorre avere pazienza. Raggiungere ciò che desideriamo non succede mai nell’arco temporale che vorremmo, ma accade.
Tutto ciò che avete perché vi è stato dato non conta.
Naval Ravikant
Per questo motivo l’unica via per imparare qualcosa è facendolo.
Non diventate ricchi impiegando il vostro tempo per risparmiare denaro. Diventate ricchi risparmiando tempo per guadagnare.
Naval Ravikant
Nell’economia moderna, il “lavoro duro” non ha più ragion d’essere. È molto più importante lavorare con intelligenza.
La relazione principale-agente
Se volete che sia fatto, allora agite. Diversamente, delegate.
Giulio Cesare
Se volete che qualcosa venga fatto nel modo giusto, è necessario che ci occupiamo del problema in prima persona.
Se invece siete solo un agente (colui che fa), non vi interesserà molto del risultato del vostro lavoro, e non farete le cose come devono essere fatte.
Per questo più strettamente riusciamo a legare il compenso di ciascuno all’esatto valore che crea, più trasformiamo quella stessa persona in un principale e lo allontaniamo dal ruolo di agente.
Se questo articolo ti è piaciuto e sei in cerca di altri titoli interessanti, ti consiglio di leggere il mio articolo dal titolo libri di marketing e business da leggere per forza almeno una volta nella vita.
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