Ciao e bentornata!
Hai presente quando senti di non riuscire a tenere sotto controllo i tuoi obiettivi? Hai mai avuto a che fare con quella sensazione che provi quando fallisci nel raggiungere un traguardo che ti eri prefissata?
Se ancora non ci conosci, però, vorremmo prima presentarci: siamo Elena e Isabella. Se vuoi scoprire più su di noi, leggi la nostra storia.
Il nostro blog si chiama “Il tuo why” proprio per aiutarti a restare focalizzata sul tuo perché: quel perché che ti fa balzare fuori dal letto ogni mattina con l’obiettivo di creare una vita che ami davvero. Crediamo fermamente che nel 2022 si possa creare un lavoro basato sui propri valori e interessi ed abbandonare definitivamente vite da ufficio 9.00-18.00 stressanti e frustranti. Il nostro obiettivo? Aiutarti a cambiare ed eliminare quelle scuse che ti tengono bloccata.
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Adesso che ci siamo presentate, bando alle ciance e torniamo al tema del nostro articolo!
Perché non riesci a raggiungere i tuoi obiettivi?
Di solito funziona così: un giorno ti svegli più motivata e produttiva e decidi di darti un obiettivo a medio-lungo termine:
- creerò il mio nuovo sito web completamente da sola
- completerò quel corso che ho acquistato tempo fa
- dimagrirò
- porterò a termine il mio progetto che rimando sempre
- sistemerò la mia casa buttando tutto quello che è inutile e facendo un po’ di decluttering
- eccetera
Questi buoni (ottimi) propositi nascondono un problema incredibile e messi giù per iscritto in questo modo contengono alcuni errori di formulazione che, di fatto, ti impediranno davvero di raggiungerli.

Perché non riesco a raggiungere i miei obiettivi?
Ce lo siamo chieste tutte almeno una volta nella vita. E ci siamo poi sentite perse e affrante, minate nella nostra autostima. Magari abbiamo poi iniziato a confrontare i nostri risultati con quelli degli altri (Isa ne ha parlato nel suo come smettere di paragonarsi agli altri) e abbiamo mollato completamente i nostri progetti.
Facciamo l’esempio della dieta.
“Da lunedì inizio la dieta e dimagrisco.”
Quante volte l’abbiamo detto? Quante volte l’abbiamo fatto? E soprattutto, perché questa frase così formulata non ti porterà tanto lontano?
Proviamo adesso a riformulare questa frase in altro modo:
“Inizierò una dieta sana a partire da questo lunedì, la manterrò per almeno 8 settimane e alla fine del percorso avrò perso 3 kg.”
Inizi a capire dove voglio arrivare?
Un proposito formulato nel primo modo, molto probabilmente rimarrà (solo) un buon proposito. Un proposito formulato nel secondo modo assomiglia molto di più a un obiettivo, perché è numericamente definito e misurabile nel tempo.
(considera poi che gli obiettivi di dieta dovrebbero essere sempre impostati da un nutrizionista).
Passiamo a un altro esempio: questo mese voglio aprire il mio sito web.
Qual è il rischio di stabilire un proposito come questo?
Di non avere stabilito una tempistica e di non aver definito chiaramente l’obiettivo.
Proviamo quindi a riformularlo meglio:
Nel corso del prossimo mese, quindi entro quattro settimane al massimo di lavoro, avrò messo on-line il mio sito web comprendente almeno le seguenti pagine: home page, pagina di presentazione, pagina di servizi offerti (pe un totale 3 pagine).
Come ti sembra?

Come si fa a raggiungere un obiettivo
Il trucco per trasformare un semplice buon proposito a un obiettivo (centrato) è uno solo:
riformulare il buon proposito in modo che sia un obiettivo misurabile e stabilire un piano temporale per raggiungerlo. Sembra difficile ma ti prego di continuare a leggere questo articolo perché ti assicuro che alla fine avrai le idee molto più chiare e un piano pratico per riuscire a raggiungere quello che desideri.
Per adesso fissati questo acronimo in testa: KPI.
KPI: cos’è
KPI è un acronimo che sta per Key Performance Indicator (un indicatore di chiave di prestazione). I KPI sono un insieme di misure quantificabili e valutabili nel tempo. Sono utilizzati in ambito aziendale per monitorare i progressi e valutare il raggiungimento o meno di determinati obiettivi.
Ti sto quindi per dire che per raggiungere i tuoi obiettivi dovresti il più possibile ricorrere a dei KPI.
Purtroppo con i soli buoni propositi, infatti, difficilmente si va molto lontano.
I KPI ti aiutano a capire se sarai in grado di raggiungere gli obiettivi preposti durante il passare del tempo. Se ti rendi conto che più i giorni passano e più non sei in grado di portare a termine i tuoi progetti, potresti ritrovarti in una di queste due situazioni:
- hai definito inizialmente un obiettivo troppo ambizioso rispetto al tempo che hai a disposizione (o alle tue conoscenze)
- hai definito un macro-obiettivo che andrebbe scomposto in micro-obiettivi per facilitare lo sviluppo delle tue azioni
Perché è importante poter misurare i tuoi progressi quando vuoi raggiungere un obiettivo
Torniamo all’esempio di prima, quello di creare un sito web da sola.
Abbiamo detto che l’obiettivo andrebbe riformulato stabilendo:
- timing (tempo nel quale raggiungerai il tuo obiettivo)
- quantità (numero di pagine del sito che vuoi creare, nel nostro caso, 3)
Questa precisione nella definizione del tuo obiettivo ti permetterà di capire, strada facendo, se quanto ti sei preposta di fare è fattibile o meno.
Diciamo che sono passate 3 settimane e ancora non sei stata in grado di registrare il tuo dominio e scegliere il tuo spazio hosting. Sarà difficile che in 4 settimane porterai a termine il sito intero, che ne dici?
A questo punto, però, anche se non sei riuscita a raggiungere il tuo obiettivo, sei sicuramente molto più avanti di quanto pensi. Potrai infatti chiederti:
- come mai in tre settimane non sono neanche riuscita a iniziare il mio progetto? (Traduzione: mi mancano competenze tecniche? Se sì, quali? Come posso acquisire le skills che mi mancano per centrare il primo step del mio obiettivo? E così via)
- quanto tempo dovrei dedicare, considerato che 4 settimane non saranno sufficienti, a fare il mio sito?
Queste domande ti aiuteranno quindi a riformulare il tuo obiettivo in modo da centrarlo la prossima volta.
Scomporre un obiettivo in micro-obiettivi
Quando definisci un obiettivo di un certo “peso” (come ad esempio mettere on-line un sito web), oltre a quantificarlo numericamente (stabilendo il numero di pagine nel nostro caso) e a definire la tempistica entro la quale vuoi raggiungerlo, sarà importante scomporlo in micro-obiettivi.
Stabilire micro-obiettivi ti permetterà di:
- Avere bene chiaro in testa il flusso del tuo lavoro
- Avere un piano e quindi evitare tutta quella perdita di tempo del “oddio, cosa faccio oggi?”
- Poter monitorare il progresso delle tue azioni e capire se riuscirai a raggiungere l’obiettivo finale
- Aggiustare in corsa l’elenco delle cose che devi fare (to-do-list)
Ma come scomporre un obiettivo?

Se, ad esempio, devi mettere on-line il tuo sito web, sicuramente dovrai:
- Scegliere nome di dominio e hosting
- Decidere quale sarà il tuo logo e quali saranno i colori principali del tuo sito web
- Installare un CMS (o programmare il codice se sei una sviluppatrice)
- eccetera
Una volta definiti questi micro-obiettivi, dovrai stabilire un tempo da dedicare a ognuno di questi, tenendo bene a mente l’obiettivo finale (mettere on-line un sito di 3 pagine in 4 settimane).
Capisci quanto sarà più facile monitorare il flusso del tuo lavoro e capire se il tuo obiettivo sarà centrato o meno?
Certo, potresti anche in questo caso non riuscire a raggiungere l’obiettivo che ti eri prefissata inizialmente, ma almeno saprai qual è il motivo e non ti lascerai andare alla frustrazione e alla confusione.
Invece di ripeterti: “anche questa volta non ce l’ho fatta”, potrai dirti: “beh, avevi detto che per completare l’obiettivo finale entro la prima settimana avresti dovuto fare x e y, e non l’hai fatto, come potevi aspettarti un risultato differente?”
Per aiutarti a tenere traccia dei tuoi obiettivi ci vengono in aiuto due strumenti importantissimi:
- le mappe concettuali / i diagrammi di flusso
- app per raggiungere obiettivi
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