Segreti e trucchi SEO che non si vedono
Sommario veloce
Premessa: perdonami per la scelta del titolo clickbait, ma sono sicura che è hai cliccato su questo titolo proprio perché stavi morendo di curiosità.
Ti devo subito deludere… non esiste affatto un unico grande segreto, perché le pratiche SEO per migliorare il posizionamento del proprio sito web sono tante e funzionano, ma… c’è un grandissimo ma!
C’è sicuramente un punto di partenza FONDAMENTALE da cui devi partire quando scrivi sul web, sia che tu sia una copywriter, sia che tu scriva per conto della tua azienda o del tuo business:
Metti il tuo utente al centro.
Sembra una banalità, ma se capisci quello che voglio dire a livello profondo, capirai perché partire dal tuo utente (da cosa cerca, da cosa vuole leggere / ottenere leggendo il tuo articolo) è esattamente l’unico grande segreto (o quanto meno il primo) che ti serve conoscere per migliorare la tua SEO.
Il successo di Google come motore di ricerca è dovuto proprio a questo: Google cerca di interpretare, spesso anticipando, quelle che sono le intenzioni di ricerca dei suoi visitatori, mostrando loro esattamente quello che vogliono vedere.
Per questa ragione, Google:
- Premia i contenuti originali
- Tende a fidarsi della tua autorità “storica” (se hai una storia hai già certamente un seguito)
- Mostra diverse tipologie di contenuti nei risultati di ricerca (a volte un video, a volte un articolo, a volte entrambi)
Prova a porti questa domanda:
Come mai Google non offre nella prima pagina dei suoi risultati di ricerca solo risultati a pagamento?
Se un domani gli algoritmi di Google cambiassero e il motore di ricerca decidesse che per comparire nei primi 20 risultati di ricerca tu debba necessariamente pagare, cosa succederebbe?
Rilassati, questa cosa non succederà probabilmente mai. Quelli di Google non sono stupidi. La missione di Google, la vera motivazione per cui la maggior parte di noi utilizza Google e non un altro motore di ricerca è perché Google ci mostra un sacco di risultati interessanti, che davvero parlano di quello che ci interessa, o che davvero ci mostrano i video che stiamo cercando o le risorse di cui abbiamo bisogno…
Insomma, hai capito.
Se domani Google ci mostrasse solo i risultati a pagamento, inizierebbe a mostrare pagine non necessariamente ricche a livello contenutistico, ma semplicemente ricche a livello monetario… quelle che possono permettersi grossi investimenti pubblicitari insomma!

Per questa ragione, quando scrivi un contenuto per il web, la prima cosa che veramente dovresti tenere a mente è il tuo utente finale, il tuo pubblico.
Ma come fare a capire cosa vuole il tuo pubblico?
Per capire cosa sta cercando il tuo pubblico è necessario capire quali sono le intenzioni di ricerca del tuo utente. Cerchiamo di capire come.
Intento di ricerca del visitatore – cos’è
Quando il nostro utente si collega su Google e digita qualcosa, lo fa sempre con una motivazione, chiamata in gergo intento di ricerca (search intent).
Le motivazioni principali sono soltanto 3, vediamole insieme:
Ricerca informazionale
Una ricerca informazionale è una ricerca fatta da un visitatore che vuole cercare informazioni riguardo a qualcosa. Sono ricerche informazionali, ad esempio:
- Quali sono i migliori modi per fare SEO
- Come si posiziona un sito web
- Come scegliere le keywords giuste
…eccetera.
Una ricerca informazionale è insomma una domanda che il nostro potenziale lettore si sta facendo, per cui cerca una risposta su Google. Quando vogliamo posizionarci per questo genere di query dobbiamo quindi produrre i migliori contenuti che rispondano a quelle domande. Possiamo farlo scrivendo un articolo di blog, oppure creando un video o (ancor meglio) entrambi.
Gli articoli dovranno essere lunghi e approfonditi e soprattutto scritti in un italiano facilmente intellegibile, con una buona dose di copywriting creativo e storytelling, che possa aiutare il nostro lettore a non annoiarsi pensando di essere capitato su un’enciclopedia. Se sta cercando una risposta enciclopedica, il nostro lettore andrà su wikipedia, non sul tuo blog pippo.com, non credi?
Ricerca navigazionale
Una ricerca navigazionale è invece una ricerca fatta da un visitatore che ha lo scopo di navigare su un determinato sito di un determinato brand. Esempi di ricerche navigazionali possono essere:
- Booking Hotel Pinco Pallo (voglio andare al profilo dell’Hotel Pinco Pallo sul sito Booking.com)
- Zalando (voglio andare sul sito di Zalando)
- Google Gmail (portami alla mia posta elettronica su Gmail)
In questo caso stiamo quindi parlando di utenti che conoscono un brand e vogliono raggiungerne il sito, oppure trovare contenuti all’interno di quest’ultimo.
Ricerca transazionale
Una ricerca transazionale è quella in cui il nostro utente vuole probabilmente compiere (subito o in futuro) una transazione (un acquisto). Sono esempi di ricerche transazionali query come:
- Hotel Parma (sto cercando una camera a Parma)
- Scarpe Puma (voglio comprare un paio di scarpe)
- Consulente SEO Milano (sto cercando qualcuno da ingaggiare per migliorare la SEO del mio sito web)
Come puoi immaginare, questo genere di query sono anche quelle scelte per la maggior parte da chi decide di investire su una campagna pubblicitaria su Google.
Questo si spiega ovviamente con il fatto che l’utente che effettua una ricerca transazionale è un utente già vicino all’acquisto e quindi più facile da convertire.

Come capire quali sono i bisogni dei nostri lettori
Una volta compresi meglio i tre differenti intenti di ricerca, passiamo al passo successivo: come facciamo a capire quali sono i bisogni dei nostri lettori?
Per fare un buon lavoro (e anche semplice) c’è una cosa molto semplici da cui partire:
Sì, ovviamente Google. Google infatti sa più o meno già quello che vuole un utente che digita una determinata query. Lo sa perché utilizza i suoi algoritmi per studiare la risposta di ogni utente quando visita una o un’altra pagina.
Facciamo un esempio: Google deve decidere chi posizionare per primo con la ricerca “Migliori hotel a Parma” tra due differenti siti web:
- Il primo sito web è una directory (Booking) che mostra un elenco di hotel a Parma, ordinato in base alle stelline ricevute dalle recensioni
- Il secondo sito web è un sito web di un albergo singolo che ha provato a posizionare la sua pagina chiamandola “Migliore hotel a Parma”
Se fossi Google, quale risultato mostreresti per primo?
Ovviamente la directory con l’elenco degli Hotel. Questo perché l’intento del visitatore è quello di trovare più risultati di hotel differenti e valutarli sulla base delle altrui esperienze, non un hotel singolo che si propone come il migliore.
Questa piccola regola può essere applicata a qualsiasi tipologia di query (ricerca). Quando vogliamo posizionarci su una ricerca dobbiamo metterci nei panni dei nostri lettori e capire che genere di contenuto vorremmo trovare digitando quella query su Google.
Una volta fatto questo il nostro lavoro dovrà concentrarsi sul creare il miglior contenuto possibile per dare risposte (o prodotti) alle domande o necessità dei nostri futuri lettori.
Sì, ma nella pratica possiamo fare per capire al meglio i bisogni dei nostri lettori?
Utilizza i sondaggi / survey
Possiamo utilizzare i sondaggi, uno strumento potentissimo che può darci una miriade di spunti su quello che davvero desiderano i nostri lettori (o utenti). Una volta individuata una persona – nostra cliente tipo – le rivolgiamo queste semplici domande:
- Quali sono i problemi che vorresti risolvere grazie al mio sito?
- Quali tipologie di contenuti preferisci? (video, testo, eccetera)
- Quali sono gli argomenti che ti interessano?
Ovviamente questi sopra sono solo degli esempi.
Utilizza Google
Prova tu stessa a digitare su Google la query che ti interessa e per la quale vorresti posizionarti e guarda i primi risultati che appaiono nella SERP. Per Google quelle sono le pagine che – al momento – meglio rispondono agli intenti di ricerca dei nostri visitatori.
A questo punto, passa all’azione! Prendi spunto, ma soprattutto, scrivi meglio e crea contenuti migliori (e scegli le giuste keywords!)
Se noti che un contenuto è carente in un determinato ambito, o non è abbastanza esauriente, scrivine uno più bello e ricco e ti assicuro che nel lungo periodo ne raccoglierai i risultati!
Utilizza il tuo cervello
Nel mondo digitale i cambiamenti avvengono a una velocità enorme. Le tendenze, i tool, i mezzi che usiamo vengono continuamente innovati e possono cambiare da un anno all’altro… Per questa ragione è importante tenersi informate, capire e cogliere i nuovi trend e provare a integrarli subito nella propria comunicazione.
La nostra più importante fonte di informazioni è l’essere umano… e il nostro cervello.
Prova ad anticipare tu stessa Google!
Se ti rendi conto che una nuova tipologia di contenuto è all’avanguardia, inizia ad utilizzarla… Quando Google si renderà conto che gli utenti stanno preferendo quel tipo di creazione, ti troverai mille passi avanti!
Ricorda, Google risponde con quello che le persone chiedono. Quindi parti da quello che chiedono le persone e nel 99% dei casi non sbaglierai.
Sei sei delusa da questo articolo perché stavi cercando pratiche SEO per migliorare il tuo posizionamento direi che non ho azzeccato il tuo intento di ricerca 😉 … Però mi faccio perdonare elencandoti qui sotto del materiale molto utile:
- Come posizionarsi su Google? Introduzione alla SEO
- Come scegliere le keywords giuste: capire la SEO di base
- Google Search Console, guida base per iniziare
Buona SEO!
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