Hai aperto un blog da un po’ di tempo e non sai perchè il tuo traffico è ancora fermo o fa sbalzi incredibili da un giorno all’altro? Sei stufa di spendere ore e ore a promuoverti sui social media per poi vedere il tuo traffico crollare appena gli algoritmi cambiano? Allora forse è ora di fare come me e scoprire come migliorare il Google ranking usando le giuste strategie SEO.
Come migliorare il Google ranking usando le giuste strategie SEO
Sommario veloce
Per questo articolo io ed Elena abbiamo deciso di usare il mio blog Mama Made in Italy come caso studio.
Il blog è in piedi da due anni e più della metà del traffico proviene da Pinterest in quanto ho concentrato gran parte della mia strategia su questo motore di ricerca (erroneamente considerato come social media). Per quanto io sia felice che la mia strategia su Pinterest abbia dato i suoi frutti, sono arrivata ad un punto cruciale del mio percorso di blogging in cui:
- ho deciso di spostare il mio focus dalle mamme expat alle mamme lavoratrici (quindi cambiare la mia nicchia)
- finora ho applicato solo tecniche SEO di base ed è ora di andare più a fondo ed essere più intenzionale
- l’aumento di traffico sul mio sito è indispensabile per poter raggiungere gli obiettivi a lungo termine che mi sono posta
Con Elena abbiamo quindi messo giù degli step ben precisi che andremo ad illustrare qui per fare in modo che il mio sito ottenga il massimo del ranking il più in fretta possibile.
Sono esperimenti che toccano diversi settori come SEO, promozione sui social, nicchia, branding e altro e andremo ad analizzarne i risultati ogni mese per sei mesi allo scopo di incrementare il traffico e migliorare la monetizzazione del mio sito.
Step che ho messo in pratica in questo primo mese
Questo mese di giugno 2020 abbiamo deciso che andremo a concentrarci su 2 cose ben precise:
- Il cambio di nicchia
- L’ottimizzazione SEO dei vecchi post
Cambio di nicchia
Per poter fare un cambio del mio target ho dovuto immediatamente apportare dei cambiamenti sia al sito che ai social media.
Il mio blog è nato per le mamme Expat e cioè per tutte quelle mamme che, come me, si sono trasferite all’estero e devono affrontare tutta una serie di cambiamenti, oltre a crescere figli bilingue.
Nel tempo però ho deciso che il mio vero scopo era quello di aiutare le mamme lavoratrici (indipendentemente da dove si trovino) a realizzare i loro sogni e a trovare il giusto equilibrio fra famiglia e lavoro, anche attraverso il raggiungimento della propria libertà finanziaria. Insomma, volevo cambiare la mia nicchia di pubblico! Se ancora non sai cos’è, ti consiglio di leggere il nostro articolo: nicchia di un blog, cos’è e come trovare quella giusta.
Come puoi vedere il cambiamento non è da poco. Il blog sarà sempre rivolto alle mamme, ma la parte Expat/Bilingue non ci interessa più. Per prima cosa ho quindi tolto la macro-categoria e le sotto-categorie rivolte alle Expat dal menù principale del sito.
Attenzione però!!!
Dopo due anni di blogging, eliminare le categorie sarebbe stato un errore madornale perchè comunque ho del traffico generato da Google su molti di quegli articoli e non è il caso di buttarlo via completamente. Così come non ho cancellato dalla mia libreria di risorse gratuite tutti gli omaggi che avevo creato in tema bilinguismo per le mie lettrici. Chi le vorrà, potrà sempre trovarle lì.
Togliere le categorie dal menu rende impossibile trovare quegli articoli quando una lettrice sta già navigando sul mio blog, ma non li elimina dal web. Così prendiamo due piccioni con una fava.
Chiaramente poi dovrò creare nuovi omaggi più mirati al mio nuovo target ma lo vedremo più avanti nei prossimi mesi.
Ottimizzare vecchi post per la SEO
Qui l’argomento è lungo quindi mi limiterò a dirti quali step ho seguito e poi ne analizzeremo i risultati.
Ad oggi, 7 giugno 2020 ho ripreso in mano un mio vecchio post intitolato “15 fantastici siti web per trovare lavoro da casa” con l’intenzione di ottimizzarlo per la SEO.

Ma cosa significa questo?
Significa che ho messo in pratica diversi accorgimenti per fare in modo di stare più simpatica al nostro amico Google 🙂 e convincerlo a farmi salire nel ranking per quel determinato articolo.
I dati di partenza e i risultati ottenuti li potrai leggere sotto.
Ricerca delle keyword con strumenti gratuiti
Tramite la Google Search Console e il nostro amico Google stesso, ho potuto capire per quali parole chiave Google mi mostrava al pubblico ma con le quali non ho riscontrato un gran successo.
La parte più difficile per me è stata quella di capire la logica dietro a questo processo. È possibile infatti che uno stesso articolo sia in prima posizione per una parola chiave specifica e in posizione 20 (quindi in fondo alla seconda pagina dei risultati) per un’altra, anche se molto simili fra di loro.
Di conseguenza era mio compito andare a trovare quelle parole chiave che avessero un senso per l’argomento del mio articolo e inserirle nell’articolo stesso, e in particolare nei titoli, così che Google potesse trovarmi più facilmente anche per quelle keywords.
Chiaramente in un articolo che parla di siti web per trovare lavoro da casa, non mi interessa andare a beccare keyword come “migliori pappe per cani”, ma mi interessa puntare assolutamente a keywords come “siti web per lavoro remoto” oppure “lavoro freelance online” e “secondo lavoro da casa”, tutte keyword che hanno senso per il mio articolo ma per le quali il mio articolo non veniva considerato neanche di pezza.
Modifica dell’articolo
Questi gli step in breve:
- Analizzare keywords importanti che non ho incluso nell’articolo e per le quali c’è un grosso volume di ricerca (cioè che le persone cercano più spesso). Se vuoi sapere come fare, leggi il nostro articolo su come trovare le giuste keywords.
- Inserire le keywords nei titoli H2 e H3 del mio articolo, aggiungendo interi paragrafi se necessario
- Inserire tutte le possibili keywords correllate all’interno del testo
- Inserire le keywords principali anche nelle immagini
Non è consigliato modificare lo slug dell’articolo per una questione di possibili errori che si possono creare nel redirect.

Reindicizzare l’articolo una volta modificato
Una volta apportate tutte le modifiche possibili e aver reso l’articolo più appetibile per Google (e completo per le mie lettrici) l’ho reinviato a Google tramite la Google Search Console attraverso un semplice step di reindicizzazione.
In poche parole ho alzato la mano e ho detto a gran voce a Google che il mio articolo è fresco di novità per incoraggiarlo a dargli un’altra occhiata e ricominciare il processo di analisi da parte sua.
Se vuoi sapere come è andata, scorri la pagina per vedere i risultati del nostro case study dopo sole 3 settimane dalle modifiche.
Nel frattempo andrò avanti a ripetere il processo con altri post che, oltre all’inserimento di nuove keyword, hanno anche problemi strutturali da sistemare (i miei primi articoli… aaaah beata inesperienza!) 🙂
Ti terrò aggiornata anche sui risultati ottenuti con quegli articoli in modo da avere un quadro più completo!
Ulteriori step effettuati in questo primo mese
Oggi, 30 giugno, posso concludere il mese elencando tutti gli step aggiuntivi che sono riuscita a mettere in pratica per mettere il mio blog sulla giusta strada:
- Sono riuscita ad ottimizzare altri 11 articoli, a parte il primo già menzionato, usando gli stessi step di ricerca e inserimento delle keywords giuste per la SEO.
- Ho ottimizzato le bacheche di Pinterest per la SEO di Pinterest (sì, anche Pinterest ha una SEO)
- Ho creato un nuovo freebie per la mia nuova nicchia, ovvero un planner per mamme lavoratrici (vedremo poi che percentuale di conversione ha avuto)
- Ho scritto solo due nuovi articoli purtroppo, ma sono riuscita a restare costante con la newsletter settimanale, sia per la mia audience italiana che quella inglese (cosa che per varie ragioni non succedeva da un po’)
- Ho pulito (o scremato) la mia mailing list da tutte le iscritte che si erano unite alla mia community quando ancora mi occupavo di mamme expat e bilinguismo. O meglio, ho detto loro onestamente quali cambiamenti erano in corso e dato loro l’opportunità di cancellarsi o restare (anche qui i risultati sono stati abbastanza stupefacenti e li vedremo fra poco).
- In aggiunta, anche se ha poco a che vedere con la SEO ma tutto a che vedere con i futuri obiettivi di monetizzazione, ho ricreato molte delle mie automazioni per le nuove iscritte alla mailing list e anche i miei opt-in forms, dando una bella rinfrescata sia alla grafica che ai contenuti.
In conclusione, sono molto contenta di quanto lavoro di miglioramento siamo riuscite a fare sul mio sito in soli 30 giorni, ma ancora più contenta di vederne i risultati.
Miglioramenti ottenuti dopo il primo mese di strategia SEO
È passato quasi un mese dal primo step di miglioramento al sito ed è giunto quindi il momento di iniziare a raccogliere i frutti.
Partiamo dall’ottimizzazione del mio primo articolo, 15 fantastici siti web per trovare lavoro da casa.
Strategia SEO sull’ottimizzazione dei post
Oggi, 2 luglio, vedremo i primi risultati dopo neanche un mese. Per Google 3 settimane sono pochissime, ciò nonostante possiamo già fare delle deduzioni su cosa abbia iniziato a funzionare e cosa invece si può migliorare.

Come vedi dal grafico qui sopra, abbiamo fatto un confronto fra la prima e ultima settimana di giugno sulla Google Console per capire il rendimento del primo articolo che ho deciso di ottimizzare: “15 fantastici siti web per trovare lavoro da casa”.
Se guardi in alto a sinistra nel riquadro blu, vedrai che c’è stato un aumento di click sul mio articolo di circa un 30%, che è davvero alto.
Ma ancora più stupefacente è il riquadro viola!!!
Ma cos’è sta roba Isa? Lo so, l’ho pensato anch’io!
Nel riquadro viola vediamo le impressioni totali, e cioè quante volte Google mi ha mostrato a chi cercava determinate keywords. Questo significa che Google, dopo l’ottimizzazione, ha un’idea più chiara di cosa parla il mio articolo ed è stato in grado di associarlo meglio alle keywords giuste.
Un esempio lampante nel grafico qui sotto.

Questo grafico infatti mostra il confronto solo per la keyword “lavoro da casa”, che chiaramente è molto inerente al mio articolo ed è una parola chiave molto ricercata sul web.
Nonostante l’altissima competizione infatti, si può vedere già come, a sole 3 settimane di distanza, i click siano triplicati, le impressioni aumentate del 30% e ho guadagnato ben 2 posizioni nel ranking per quella keyword (ultimo riquadro a destra).
Decisamente non male come inizio!
Ora, la cosa fantastica, è che non dovrò fare più molto altro ogni mese di analizzare i risultati.
Come sai, ho ottimizzato altri articoli nel corso dei giorni successivi. Non starò a mettere un grafico per ciascuno degli articoli, soprattutto perchè non è passato abbastanza tempo. Ma io, curiosona di natura, sono andata a sbirciare, e ti posso già dire che alcuni degli articoli che non erano nemmeno nella top 10, sono già saliti parecchio 🙂
Risultati ottenuti con gli altri miglioramenti
Il mio Planner ha riscontrato un successone. Con la scrematura della mia mailing list avevo eliminato circa 200 iscritti e ne ho recuperati 122, di cui un terzo solo con il planner. Considera che io ho una libreria di risorse gratuite, quindi ho tanti freebies a disposizione. Che il planner ne ricopra un terzo, significa che la mia audience è decisamente in target.
Inoltre, ho inviato un’email alle mie iscritte dicendo loro che avevo creato un Planner. Quest’email da sola ha avuto una conversione del 4,83% che è davvero buona.
Un altro risultato davvero buono è l’ottimizzazione SEO per Pinterest.

Dopo il cambio dell’algoritmo, le mie visualizzazioni su Pinterest sono diminuite parecchio. Questo perchè Pinterest ha deciso di avvantaggiare chi restringe e si focalizza su una nicchia specifica, piuttosto che su tante nicchie diverse (poveri lifestyle).
Questo significa che io, avendo bacheche per:
- maternità, figli, genitori
- mamme lavoratrici, mamme imprenditrici, lavorare da casa, business online
- E ANCHE mamme expat e bilinguismo
Stavo rinco…rimbambendo Pinterest che non capiva bene di che cosa mi occupassi.
Nascondendo quindi tutta la parte relativa alle mamme expat e bilinguismo e migliorando le keywords nella descrizione del mio profilo e delle mie bacheche, ho reso Pinterest un po’ più felice.
Attenzione: esattamente come Google, Pinterest non ama che cancelli i tuoi contenuti. Meglio quindi non eliminare le bacheche ma semplicemente renderle segrete.
I numeri sono già saliti un po’, ma analizzeremo meglio i risultati il mese prossimo perchè mi concentrerò molto anche su questo aspetto.
Per ora ti basti sapere, se te lo stessi chiedendo, che aumentando il traffico da Pinterest, anche il google ranking migliora;)
Obiettivi di Luglio e Agosto per migliorare il Google ranking
Questi risultati mi danno una botta di vita e mi incoraggiano a continuare su questa strada.
Io ed Elena abbiamo deciso di:
- continuare ad ottimizzare i miei vecchi post per la SEO di Google
- fare un esperimento interessante e cioè scrivere diversi articoli (già ottimizzati per Google) e promuoverli su Pinterest. Di questi articoli, uno sarà un articolo pillar e gli altri saranno quanto più possibile correlati a questo stesso pillar e interlinkati fra di loro
- rimettermi a lavoro per spingere su Pinterest anche i vecchi post con nuove immagini (o pin).
- Tradurre quanti più articoli possibile in inglese (i siti multilingua sono un’altra cosa molto apprezzata da Google)
Alla fine dei prossimi due mesi vedremo non solo i risultati dell’esperimento, ma continueremo anche a tenere d’occhio il primo articolo ottimizzato per valutarne la crescita.
Miglioramenti dopo 4 mesi di strategia SEO
Oggi, 12 ottobre, andremo a vedere i miglioramenti ottenuti dopo 4 mesi dall’inizio della nostra strategia Google Ranking.
Vediamo subito uno screenshoot della Google Search Console che mette a confronto il rendimento generale della prima settimana di giugno con quello della prima settimana di ottobre.

Come puoi vedere, spicca subito come le impressioni totali (riquadro viola) siano più che raddoppiate e con esse anche i click sui miei articoli. Tieni conto che la Google Search Console considera esclusivamente il traffico proveniente da Google, e non quello proveniente da altri canali, siano essi motori di ricerca, social media o Pinterest.
Di conseguenza un aumento del 50% del traffico derivante solo da Google è un traguardo decisamente ottimo!!!
Vediamo ora nel dettaglio uno screenshot del primo articolo che avevo deciso di ottimizzare (15 siti web per trovare lavoro da casa).

Come volevasi dimostrare, la proporzione non cambia neanche in questo caso. Anche qui c’è un buon 50% di incremento di visualizzazioni e click!!!
Non potrei ritenermi più soddisfatta! Google mi mostra più spesso agli utenti che cercano le parole chiave correlate al mio articolo e, nonostante siano keywords decisamente competitive (sono ancora in posizione media 22) molte più persone mi trovano e cliccano sull’articolo. Per essere in terza pagina, ti assicuro che 173 click su un unico articolo in una settimana sono decisamente buoni.
Inoltre c’è da considerare che il traffico ad agosto era collassato per via del periodo di vacanze. Considerando che la maggior parte del mio traffico (organico e non) arriva da utenti italiani, non ci si poteva aspettare altro.
Per fare scena avrei potuto mettere a confronto ottobre con agosto perché lo sbalzo è stato decisamente notevole, ma non sarebbe stato corretto, visto che agosto è davvero un mese a sé per quanto riguarda il traffico. Quello che importa a noi non è tanto mostrare il mese più basso a confronto con quello più alto, ma vedere i reali progressi raggiunti nel tempo attraverso l’uso di una strategia SEO ben precisa.
Com’è andato l’esperimento con la serie di articoli già ottimizzati per la SEO?
Grazie della domanda 🙂
Nelle prime due settimane di Luglio ho pubblicato 4 articoli correlati e interlinkati fra di loro, di cui un pillar e 3, chiamiamoli così, sotto-articoli. Tutti già ottimizzati per la SEO (ma ricorda che si può sempre fare meglio). Se vuoi approfondire ti consiglio di leggere l’articolo che ha scritto Elena su come redigere un buon piano editoriale SEO.
Ecco lo screenshot del rendimento del contenuto pillar a soli 3 mesi dalla pubblicazione (intitolato “mamme lavoratrici: come organizzare la settimana e riuscire a gestire tutto”), con focus keyword “mamme lavoratrici”.

A soli 3 mesi dalla pubblicazione, Google mi ha già messo in prima pagina all’ottavo (e mezzo) posto con 14 click solo nell’ultima settimana!!! 14 click possono sembrare pochi, ma ribadisco che sono organici in una sola settimana di un articolo appena nato per Google.
Ma la cosa che voglio orgogliosamente mostrarti è come sia salito di due posizioni e mezzo nel Google Ranking a distanza di una sola settimana. Per essere un articolo fresco fresco di pubblicazione non posso che ritenermi stra-contenta del risultato (faccina con occhi a cuoricino!)
Questo dimostra che partendo già con le giuste conoscenze SEO, avrai la possibilità di fare subito contento Google e le soddisfazioni arriveranno molto più in fretta.
Altri miglioramenti ottenuti ottimizzando il sito e gli articoli
Con l’arrivo di più traffico da parte di Google, abbiamo deciso di fare un esperimento e creare un prodottino da vendere come tripwire al fine di monetizzare quel traffico.
Se ti stai chiedendo cosa sia, ti consiglio di leggere il mio articolo su cos’è un tripwire e come usarlo per guadagnare con il tuo blog.
C’è stata qualche vendita ma si può fare decisamente meglio, per cui andremo avanti a fare esperimenti cambiando un elemento alla volta, come il copy, il timing e altri fattori tecnici di cui entrerò meglio nei dettagli quando troveremo la giusta combinazione 🙂
Il punto è che ho potuto diversificare le mie entrate creando finalmente un prodotto mio.
Altri fattori importanti da considerare sono la decisa crescita della mailling list che sta salendo costantemente allargando la mia community di fedeli lettrici, tutte assolutamente in target. A parte il Planner, ho creato infatti anche un altro freebie legato alla gestione del tempo che sta riscontrando un discreto successo!
Obiettivi per l’ultimo trimestre dell’anno
A settembre mi sono concentrata esclusivamente a creare contenuti per coprire la pubblicazione fino a fine dicembre. Con il poco tempo a disposizione che ho, mi è servito per avere più tempo nei prossimi mesi per dedicarmi a:
- creare un mio shop di prodotti in affiliazione (incrementare quindi la monetizzazione)
- incrementare la promozione dei miei post sia su Pinterest che sui social media
- migliorare l’engagement della mia audience sia sui social che tramite newsletter settimanale
- Iniziare a tradurre in inglese gli articoli già scritti, con relativa promozione ed engagement anche della community anglosassone 🙂
- far crescere la mia mailing list del 50% (farò un esperimento con GoViral). È un obiettivo ottimista, ma ce la metterò tutta!!!
- In ultimo, voglio fare un esperimento con Pinterest perchè forse ho scoperto il trucco per far felice il nuovo algoritmo, ma lo scoprirò solo fra qualche mese 🙂 Se dovesse funzionare, scriverò un articolo a riguardo con i risultati del mio esperimento.
Ci risentiamo quindi fra 3 mesi e cioè agli inizi di gennaio 2021 per vedere gli ultimi risultati, che saranno la prova finale di 7 mesi di strategia SEO!!! Non vedo l’ora!
Se ti piacciono articoli di questo tipo, faccelo sapere nei commenti, in modo da metterne di più a calendario editoriale!
Caso studio accurato ed esemplare, complimenti sia per l’articolo che per i risultati!
Grazie Marta!
A fine anno lo completeremo con gli ultimi step e risultati nella speranza che possa aiutare altri a capire questo mondo SEO sempre in evoluzione 😊