È un po’ di tempo che pensi di creare un blog fashion ma qualcosa ti blocca? Non sai da dove iniziare, che passi fare e continui a navigare nel web cercando risposte?
Ottimo! Vorrei allora che leggessi attentamente la storia di Cristina, 53 anni, con una carriera e un lavoro di successo, che ha deciso qualche anno fa di aprire un blog di moda che in poco tempo ha raggiunto decine migliaia di visualizzazioni mensili e migliaia di followers sui Social Network. Il blog ha collaborato con case di moda, testate nazionali e radio.
Cristina è determinata, solare, piena di iniziativa e di voglia di fare: sicuramente questo l’ha aiutata nel suo percorso di blogging.
Il successo, nel lungo termine, non è mai casuale.
Come creare un fashion blog di successo
Vorrei quindi che leggessi la sua storia, in modo che tu possa lasciarti ispirare e renderti conto che nell’on-line c’è realmente spazio per tutti, soprattutto per quelle persone che non hanno solo un’idea, ma la portano avanti con costanza, passione e determinazione.
Come Cristina.
Ciao Cristina, raccontaci un po’ chi sei, cosa fai e da quanto hai iniziato a bloggare.
Ciao, sono Cristina, blogger di No Time for Style. Ma sono anche un’economista, una mamma e una moglie. Amo i viaggi, la moda, le cose belle, le buone letture, mangiare e bere bene. Il mio obiettivo è vivere con brio, energia, felicità e stile i miei “secondi quarant’anni” – e possibilmente oltre!
Ho 53 anni, un bellissimo lavoro in proprio che svolgo da più di vent’anni, ma anche un marito, due figli maschi ormai grandi, tanti interessi, ottimi amici e infinite curiosità!
Chi è il tuo pubblico, quale è la tua nicchia?
La mia nicchia è composta prevalentemente da donne dai 40 anni in su che, come me, sono appassionate di moda, estetica e viaggi – ma, direi, anche della vita in generale! Molte sono professioniste, ma in realtà attraverso il blog ho conosciuto donne con stili di vita molto diversi – anche questo è il bello di No Time for Style!

Qual è la stata la motivazione che ti ha spinto ad aprire il tuo blog?
Inizialmente, la mia motivazione era di pura condivisione. Ho sempre amato la moda e, negli anni, avevo accumulato un vasto guardaroba!
Facevo shopping per passione per la moda, ma un po’ anche per noia, forse, nonostante avessi una vita molto piena.
Così ho iniziato a interessarmi al decluttering, al minimalismo, ho letto e ascoltato molto e ho riflettuto sul mio stile di vita. E sono nati i primi post.
Ma devo dire che il blog è stato subito terapeutico, in questo, per cui sono rapidamente tornata a parlare di moda, beauty e altro ancora in modo più ampio, ispirandomi alle tante domande e richieste che ricevevo dalle mie lettrici.
Qual è il tuo why?
Il mio Why è fornire alle donne over 40 idee, dritte e strategie per vivere alla grande e godersi le cose belle della vita – moda, viaggi, cose belle e che ci rendono belle – anche quando abbiamo tanto da fare.
Cosa ti hanno detto le persone al tuo fianco quando hai comunicato loro che avresti aperto un blog? Hai trovato supporto in loro oppure no?
Mio marito mi ha subito incoraggiata, mentre al resto dei miei famigliari per quasi un anno non ho detto niente. Ho pubblicato un libro, nato dal blog, che in poco tempo ha venduto qualche migliaio di copie, e sono stata zitta. Mi vergognavo, forse. Avendo una formazione e una professione “accademiche”, temevo di passare per frivola e futile.
È stato mio marito a “tradirmi” e a iniziare a raccontarlo in giro. Nel frattempo, il mio blog era decollato, il libro si vendeva molto bene.
Molte mie amiche e non solo – ho ricevuto un supporto incredibile da donne che leggevano il mio blog, ma che non avevo mai incontrato di persona! – sono state splendide, hanno comprato il mio libro, ne hanno parlato in giro, mi hanno incoraggiata tantissimo.
Un paio di persone, entrambe a me vicine tra l’altro, hanno avuto reazioni strane, che non so spiegarmi. Credo che il mondo di Internet generi anche molti pregiudizi, molti dei quali ingiustificati. Ma sono affari loro.
Hai seguito dei corsi prima di aprire un blog o avevi già competenze digital, oppure hai iniziato da zero?
Non avevo alcuna competenza digitale, salvo quelle di un’”utente avanzata” che mi servivano per il mio lavoro: per il resto, avevo un profilo Instagram bruttissimo con 3 foto in croce e ogni tanto chattavo con le mie amiche su Facebook. Ho iniziato da zero.
Inizialmente, ho cercato di crescere da sola come blogger; ho cercato e trovato molto materiale gratuito, una parte del quale valido, almeno fino a un certo punto. Ho comprato un libro di SEO, molto tecnico, e ho cercato di implementare qualcosa da sola.
Ho fatto crescere il mio blog fino a circa 70.000 visualizzazioni al mese da sola, poi ho capito che dovevo approfondire alcuni aspetti. Ho trovato un corso americano per blogger, secondo me molto valido, e per alcuni mesi, nonostante un lavoro a tempo pieno, mi ci sono dedicata quasi ogni giorno.
Quale è stata la cosa più difficile che hai dovuto affrontare/imparare durante il tuo percorso?
Alcuni aspetti un po’ tecnici dell’attività di blogger, come integrare il blog con altre piattaforme, per esempio per vendere prodotti digitali. Sinceramente, sono sempre stata molto portata per la logica e la matematica e credevo fosse più facile. Invece alcune cose che ho dovuto imparare da zero non sono proprio immediate, ricordo alcuni pomeriggi decisamente frustranti! Ma poi si supera tutto e si va avanti.
Dopo quanto tempo il blogging è diventato un vero e proprio lavoro, se lo è diventato?
Non lo è ancora diventato perché ho un altro lavoro che svolgo da oltre 25 anni, una mia società che amo e che va a gonfie vele, per cui non avrei motivo di mollare tutto per dedicarmi solo al blog. Ma un domani, chissà…
Come gestisci la tua scaletta lavorativa settimanale o giornaliera?
All’inizio, la mia scaletta era banalmente: lavoro al mio business “reale” finché non ho finito di fare le cose che devo fare e poi dedico quel che resta di una normale giornata lavorativa al blog.
A volte, però, non è così facile: ci sono momenti di super lavoro in cui non ho un minuto di tempo da dedicare al blog, e momenti in cui la vita privata prende il sopravvento. L’equilibrio ideale, secondo me, per noi donne non esiste, specialmente se abbiamo una famiglia e un altro lavoro (oltre al blog).
In questo momento, per esempio, ho capito di dover rallentare un pochino: ho tantissimo lavoro nel mio business “originario” e anche la mia famiglia mi tiene occupata. Per questo, ho deciso di dedicare al blog un’ora piena al giorno, ben pianificata e ben sfruttata.
L’importante è non mollare mai. Il tempo, quando si ha un business online, gioca quasi sempre a nostro favore e fa crescere naturalmente le cose, specialmente se sono state impostate bene.
Con il tempo, poi, si impara anche ad automatizzare molte cose e a risparmiare tempo. È una dote fondamentale per un blogger.
Qual è la più grande soddisfazione che hai ottenuto con il blog?
Sono stata intervistata alla radio nazionale e su un paio di riviste, ho incontrato persone interessantissime, collaborato con aziende in modo professionale. Ho scritto un libro e alcuni prodotti digitali che hanno già venduto, ciascuno, qualche migliaio di copie.
Ma la soddisfazione più grande è quella che si crea quando ti rendi conto di aver stabilito un legame autentico e reale con chi ti legge. Quando ricevi ogni settimana delle e-mail dalle tue lettrici che ti raccontano qualcosa di loro, si confidano. È una cosa bellissima e gratificante, che ti fa capire che andresti avanti anche senza gratificazioni economiche.

Quali sono i tuoi obiettivi come blogger?
Ne ho diversi, alcuni più a breve termine (per esempio, dedicare qualche minuto in più a Instagram e continuare a sviluppare il mio neonato canale Youtube, che ha avuto un esordio promettente).
A medio termine, realizzare nuovi prodotti digitali basati sulle esigenze e le richieste delle mie lettrici e magari anche creare un vero corso!
Naturalmente, anche sviluppare l’aspetto finanziario è importante; significa anche poter reinvestire una parte dei redditi nel blog e migliorarne sempre di più la qualità, ma anche offrire più valore aggiunto.
Cosa ti ha insegnato il blogging e che tipo di crescita personale e professionale senti di aver intrapreso?
Il blogging mi ha dato tantissimo! A cinquant’anni, con un’attività professionale solida, avrei potuto “sedermi” e continuare con la mia routine. Invece, grazie al blog ogni giorno è diverso, ogni settimana porta novità: nuovi contatti, nuovi progetti, nuove opportunità. E capire che, là fuori, c’è tutto questo nuovo mondo da scoprire, ricco di possibilità, mantiene giovani!
Qual è stato il consiglio migliore che tu abbia mai ricevuto riguardo al blogging?
Ne ho ricevuti tanti, difficile sceglierne uno soltanto! Sicuramente, quello di guardare bene le statistiche, ascoltare sempre chi ti legge, e poi fare di più di quello che funziona e meno di quello che non funziona. Sembra banale, lo so, ma in realtà ben pochi seguono questo consiglio. Molti continuano a fare quello che interessa a loro, o che funziona bene secondo loro, senza ascoltare e cercare di conoscere davvero chi li segue.
Quali consigli daresti tu a chi vuole aprire un blog?
Fallo e basta, la perfezione non esiste! Si impara strada facendo. Ma anche: è un po’ più difficile di quello che ci si aspetterebbe e bisogna avere passione e voglia di imparare cose nuove, specialmente se c’è il desiderio di farne una professione.

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