Scritto da Elena Assirelli

sabato, Lug 10
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Vuoi creare il tuo blog e partire subito con il piede giusto?

Leggi la nostra guida come creare un blog in 20 step: quasi 9000 parole, sempre aggiornate, e soprattutto GRATIS!

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“Adesso apro un blog!” Quante volte l’hai pensato. Ma poi c’era sempre qualcosa di più importante da fare, la famiglia, gli amici, preparare la cena, lavorare, aiutare i figli con i compiti.

Oppure ci hai provato, l’hai creato, e dopo qualche mese senza traffico e con 2-3 post pubblicati… puff… l’hai abbandonato.

Probabilmente sei stata attratta dai classici titoloni “Come creare un blog di successo in 5 minuti” e hai creduto che comprare un dominio e installare WordPress fosse sufficiente per dare vita a un blog di successo, per poi scoprire sulla tua pelle che non funziona esattamente così.

Oppure non hai la più pallida idea di come muoverti, hai letto alcune guide su internet ma le hai trovate troppo tecniche o macchinose e hai deciso di arrenderti.

Comprendo perfettamente come ti puoi essere sentita… frustrata e un po’ delusa.

Ma ora, se sei qui, vuol dire che ci hai ripensato e che non hai del tutto abbandonato questo tuo sogno nel cassetto…

Ne sono molto felice, soprattutto perchè sei atterrata nella pagina giusta! Tutte ci siamo sentite così, di fronte al primo blog. Ma riuscire a creare un blog di successo grazie agli strumenti che esistono oggigiorno è davvero alla portata di tutte, o almeno di tutte quelle che lo desiderano davvero. Serve solo seguire un METODO.

Per questo abbiamo scritto una guida completa e gratuita su tutto quello che ti serve per aprire e creare un blog di successo e farlo funzionare (per davvero!)

Partiamo subito con le buone notizie:

  • Per aprire un blog ci vogliono davvero pochi minuti (diciamo un’oretta al massimo), se sai come farlo.
  • Per aprire un blog non serve investire una grossa cifra (puoi anche creare un blog gratis, anche se non te lo consigliamo affatto, e se vai avanti nella lettura capirai perché).
  • Per aprire un blog non ti servono conoscenze di programmazione.
  • Ci sono persone che hanno fatto del blogging la loro unica entrata. Sì, si può guadagnare con un blog!

Ottimo! E le cattive notizie?

In realtà, non ce ne sono! Vuoi aprire un blog, giusto? Quindi tendenzialmente ti piacerà scrivere. E ancor di più ti piacerà scrivere riguardo le tue passioni, che è esattamente uno dei requisiti principali necessari per aprire un blog. Quindi, di cosa ti stai preoccupando ancora? 

Mettiamoci subito al lavoro!

Se hai poco tempo, ti consiglio di salvare questa guida e ritornarci più tardi.

Scrivere questa guida ha richiesto più di due giorni di lavoro: abbiamo cercato di condensare una miriade di informazioni utili per farti cominciare con il tuo blog con il piede giusto!

Ti consiglio quindi di prenderti un po’ di tempo e di leggere con calma.

Se ancora non ci conosci, però, vorremmo prima presentarci: siamo Elena e Isabella. Se vuoi scoprire più su di noi, leggi la nostra storia.
Il nostro blog si chiama “Il tuo why” proprio per aiutarti a restare focalizzata sul tuo perché: quel perché che ti fa balzare fuori dal letto ogni mattina con l’obiettivo di creare una vita che ami davvero. Crediamo fermamente che nel 2022 si possa creare un lavoro basato sui propri valori e interessi ed abbandonare definitivamente vite da ufficio 9.00-18.00 stressanti e frustranti. Il nostro obiettivo? Aiutarti a cambiare ed eliminare quelle scuse che ti tengono bloccata.

Ogni settimana scriviamo nuovi articoli e creiamo nuovi contenuti per te. Se vuoi darci una mano, aiutaci a crescere su Facebook cliccando il pulsante Mi Piace qui sotto, e rimaniamo in contatto!

Adesso che ci siamo presentate, bando alle ciance e torniamo al tema del nostro articolo!

Come creare un blog di successo

Sommario veloce

In questa mega-guida gratuita vedremo:

  • Come creare un blog
  • Quanto costa aprire un blog
  • Perché alcuni blog hanno successo e altri no
  • Perché la maggior parte dei blog viene abbandonata e come evitare di farlo
  • Tutti gli step da affrontare per creare un blog, tra cui come registrare un dominio, scegliere l’hosting e installare WordPress
  • 6 plugin principali per il tuo blog su WordPress
  • Come creare il primo menu del tuo blog e le categorie dei tuoi articoli
  • Come scrivere il tuo primo post
  • Principali metodi di guadagno con un blog
  • Alcune storie di successo di blogging (blog di cucina, travel blog, lifestyle blog, eccetera…)
  • Un sacco di altre cose interessanti 🙂

Pronta? Partiamo!

come costruire un blog

Cos’è un blog: blog vs diario personale

Ti avevo detto di metterti comoda, giusto? E infatti… Per capire come creare un blog, è necessario fare un piccolissimo passo indietro e chiederci esattamente cosa intendiamo per blog.

Un blog, purtroppo, viene spesso visto e considerato come una sorta di “diario personale”. Niente di più falso.

Un blog è un sito web in cui uno o più autori raccontano, dal loro punto di vista, qualcosa su un certo argomento.

Il blog, almeno nell’eccezione di quello che vogliamo trasmetterti, si avvicina dunque più a un “contenitore” (sito web) che tratta con specificità un certo argomento – o più argomenti, da un punto di vista personale (di uno o più autori).

Ma attenzione, il blog non deve essere visto come un diario personale. In un diario personale, infatti, potresti pensare di scrivere ciò che ti passa per la testa in quel preciso istante, senza alcun genere di pianificazione e/o strategia.

guadagna con un blog

Bene, se vuoi creare un blog personale in cui raccontare i fatti tuoi, non sarò certo io a impedirtelo, ma ti consiglierei di ripensarci.

Sei sicura che le persone vogliano leggere il tuo blog per farsi i fatti tuoi? Ma soprattutto, quale sarebbe lo scopo di tutto questo?

Pensaci: un blog serve a poco se non ha un pubblico.

Per questa ragione ti chiedo di dimenticarti di considerare il tuo blog come un diario personale e concentrarti nel pensarlo come un contenitore on-line in cui darai il tuo punto di vista (le tue competenze, la tua esperienza, le tue conoscenze) su un argomento specifico.

Devi quindi passare dal considerare il tuo blog come se volessi scriverlo per te stessa a volerlo considerare come un luogo dove racconterai qualcosa per essere utile a qualcun altro.

Se vuoi approfondire per bene questo primo punto prima di passare ai successivi, ti consiglio di leggere per l’articolo di Isa dal titolo cos’è un blog.

Fatta questa premessa, entriamo subito nel succo del nostro discorso.

Quanto costa aprire un blog?

Isa ha scritto un bellissimo articolo molto esaustivo a riguardo proprio dal titolo quanto costa aprire un blog, in cui cerca di darti anche alcuni suggerimenti utili per risparmiare il più possibile, soprattutto se sei agli inizi.

Considera comunque che aprire e mantenere un blog può essere gratuito oppure costare migliaia di euro all’anno. Se volessimo dare un’ottima media per iniziare subito con il piede giusto e avere un ottimo risultato, tieni conto di circa 150€-200€ all’anno, comprensivo di tutto (15€ al mese li vogliamo investire nel nostro progetto, oppure no?)

Ma che cosa bisogna pagare per aprire un blog?

Ottima domanda. In generale, ti serviranno sicuramente:

  1. Dominio > da zero a 20 euro l’anno
  2. Hosting > da zero a 15 euro al mese – noi raccomandiamo Siteground
  3. Tema > da zero a 200 euro
  4. Logo > da zero a 1000+ euro
  5. Plugin > da zero a 200 euro l’anno
  6. Formazione > da zero a 1000+
  7. Email Marketing> da zero con costi progressivi – noi raccomandiamo Mailerlite
  8. foto > da zero a poche decine di euro l’anno

Perché aprire un blog?

Ovvero LA domanda da un milione di dollari. Ha senso, oggi, aprire un blog, quando è ampiamente dimostrato che le persone leggono sempre meno?

Assolutamente sì, ha senso.

Scrivere su un blog porta a un’infinita serie di vantaggi, come ad esempio:

  • ti permette di fissare concetti ed elaborare contenuti con il tuo tempo, utilizzando una delle armi più potenti che possiedi: la scrittura.
  • è uno strumento potentissimo di crescita personale e professionale.
  • ti permetterà di posizionarti più facilmente su Google, migliorando sensibilmente il tuo personal brand.

So cosa penserai adesso.

“Sì, mi piacerebbe tanto aprire un blog, ma chi sono io per farlo?”

“Perché le persone dovrebbero leggere proprio il mio blog?”

Visto che questa vuole essere una guida super-pratica al blogging, ma anche motivazionale, se sei tra quelle persone che si pongono domande simili a quelle che ti ho appena fatto, ti consiglio di leggere subito l’articolo di Isa in cui spiega esattamente perché le persone dovrebbero leggere il tuo blog.

Ma prima di passare ad argomenti più tecnici legati al mondo del blogging, cerchiamo di rispondere subito a un’altra domanda tipica di chi sta per iniziare un progetto on-line:

blogger

Meglio aprire un blog o una pagina Facebook (o un profilo su Instagram, o un canale YouTube)?

Dipende.

Ovviamente non c’è una risposta univoca. Isabella ha dedicato un intero articolo chiedendosi se sia meglio aprire un blog oppure una pagina Facebook.

Fare blogging, infatti, è un po’ come correre una maratona. È un lavoro che porterà risultati (anche grandi, grandissimi) solo nel lungo termine.

Questo potrebbe scoraggiarti, almeno al principio. Potresti decidere di aprire un canale Youtube, oppure un account su Instagram. La verità è che nessuna di queste scelte sarebbe sbagliata.

come cambiare immagine anteprima condivisione su facebook

Si tratta solo di capire cosa fa davvero per te.

Ti piace scrivere? Immagino di sì, altrimenti probabilmente non saresti qui.

Se stai vivendo un senso di frustrazione nella tua vita, se senti che vorresti cambiare qualcosa, se hai capito che vorresti dedicare molto più tempo alle tue passioni, ti assicuro che un blog ti darà moltissimo entusiasmo e ti restituirà in cambio altrettanta energia mentale.

Potremmo dire che fare blogging è un po’ come fare meditazione.

Una sessione di meditazione non ti porterà grandi benefici, ma tante sessioni di meditazione potranno completamente cambiare la tua vita.

Allo stesso modo, scrivere il primo articolo del tuo blog non ti porterà migliaia di lettori e un nuovo lavoro, ma scrivere con costanza per mesi potrebbe completamente cambiare le tue giornate e la tua vita 🙂

La vera e unica motivazione per cui dovresti aprire un blog è che aprire un blog (e portarlo avanti) ti cambierà profondamente (in meglio), cambierà il tuo modo di apprenderedi fissare concetti, ti porterà a migliorarti, a formarti, a informartiti connetterà con persone che amano le cose che ami tuaumenterà la tua autorità in un campo di cui sei appassionata… Non solo, aprire un blog ti porterà ad avvicinarti alle competenze digitali, oggigiorno indispensabili per la maggior parte dei lavori.

Se ancora non ti ho convinta, ti consiglio di approfondire questo argomento nel mio articolo sul perché aprire un blog oggi.

Se invece senti già l’energia sgorgare da ogni punto del tuo corpo, andiamo avanti!

come trovare la propria passione 1

Il tuo why: come scegliere l’argomento del tuo blog

Adesso che sei finalmente convinta di creare un blog, passiamo al prossimo punto su cui si arenano un sacco di aspiranti blogger.

Di cosa parlerò nel mio blog?

Di quali argomenti?

Il consiglio principale e più importante che posso darti è di scegliere un argomento di cui sei appassionata.

Se sei una persona curiosa e ami scrivere, quasi sicuramente avrai molte e diverse passioni. “Vorrei scrivere di relazioni amorose… ma anche di viaggi, e perchè no, animali esotici!”

“Vorrei aprire un blog di cucina, ma mi piace anche il giardinaggio. Posso scrivere di entrambi?”

… e via dicendo.

Se, come molte di noi, hai molte passioni, potresti sentirti un attimo confusa. Per questo abbiamo deciso di dedicare un articolo a parte che ti aiuti a diradare questa confusione e trovare i giusti argomenti. Si chiama “Come scegliere l’argomento del proprio blog

Non sarà sufficiente scegliere un argomento su cui sei informata, magari collegato al tuo lavoro, al tuo percorso di studi e conoscenze.

Deve proprio appassionarti.

Questo perché la scrittura di un blog prevede molto impegno e costanza, e scegliere un argomento che non ti appassiona veramente ti porterà ad abbandonare la motivazione, proprio perché i risultati impiegheranno un po’ di tempo ad arrivare!

Se invece scegli un argomento che ti appassiona, tutto ti risulterà più semplice: ti divertirai scrivendo, penserai che in fondo lo faresti volentieri anche gratis, come passatempo, per migliorare la qualità del tuo tempo e delle tue giornate

Ikigai: cos’è e che cavolo c’entra con il creare un blog

Ci torna utile a questo proposito il concetto di “why“, di perché. Ne ho parlato nei miei articoli su cos’è l’ikigai e su come trovare la tua più grande passione.

ikigai significato

L’ikigai è, per i giapponesi, il perfetto incontro di 4 aspetti fondamentali della tua esistenza: la tua passione, la tua missione, la tua vocazione e la tua professione.

Non esiste una parola italiana per tradurre il significato della parola giapponese ikigai. Potremmo tradurlo con l’espressione “il motivo per cui esisti“, ma non sarebbe corretto. Assomiglia di più a “il motivo per cui vuoi vivere“, ma anche “la spinta per alzarti ogni mattina“, “la tua missione personale“, “ciò che ti rende felice“, “quello che vorresti fare tutta la vita“.

La ragione del tuo essere.

Ikigai è il fulcro di più connessioni, che riguardano quello che ami farequello che sei brava a farequello di cui il mondo ha bisogno e quello per cui sei pagata.

La cosa migliore sarebbe infatti quella di scegliere, come argomento del tuo blog, il tuo ikigai.

Se hai bisogno di qualche suggerimento su come trovarlo, ho dato qualche spunto di idee nel mio articolo su come trovare l’argomento del nostro blog.

Studiare i competitors del tuo blog

Ci hai pensato e hai finalmente scelto l’argomento. Adesso dobbiamo procedere con lo studio di quanto è già presente on-line.

Perché questo passaggio è fondamentale?

Perché dobbiamo scegliere la maniera più semplice per posizionarci con il nostro blog, e non possiamo farlo se non abbiamo ben chiara qual è la situazione attuale dell’offerta simile. Dedichiamo quindi un paio di giorni a fare ricerche su Google.

Proviamo a digitare sulla barra di ricerca argomenti e articoli di cui vorremmo parlare nel nostro blog, e vediamo quali siti affrontano gli stessi argomenti – e come.

Se, ad esempio, avevamo deciso come argomento di parlare di libri di Harry Potter, potremmo fare la spiacevole scoperta nel constatare che c’è esattamente un blog uguale a quello che avevamo pensato anche noi. Questo è un nostro potenziale competitor.

È una cosa che capita praticamente sempre.

Dobbiamo quindi abbandonare la nostra idea? Non necessariamente.

mucca

Ma sarà fondamentale rivedere l’argomento che avevamo scelto sotto una luce differente, in modo da creare qualcosa di nuovo e unico, che ancora non esiste. Ne ho parlato nel mio articolo su come rendere unico il proprio blog e aumentare a dismisura i propri lettori (c’entra la mucca che ho messo qui sopra nella foto).

Nicchia di un blog: cos’è e come scegliere quella giusta per il tuo blog

Una volta capito di cosa tratterà il tuo blog (l’argomento principale) e quali sono i principali competitors già on-line, dovremo passare a scegliere la giusta nicchia di pubblico.

Cos’è una nicchia di pubblico

Una nicchia corrisponde a un certo settore di pubblico. Ad esempio, se ami i cani, la tua nicchia potrebbe essere quella cinofila.

Se ami inventare nuove ricette, la tua nicchia è la cucina. E così via. La cosa spettacolare è che ognuno di noi può scegliere una porzione di pubblico e creare una nicchia nuova, che prima non esisteva, semplicemente mischiando o attingendo argomenti da più nicchie.

Facciamo un esempio.

Isabella ha aperto un blog dedicato alle mamme. Anche se ha scritto parecchi articoli su aspetti legati ai primi mesi e anni di un bambino, Isa non voleva affatto pubblicare un blog esclusivamente dedicato alla maternità, in quanto sentiva che non avrebbe rispecchiato a pieno le sue passioni.

Ha deciso quindi di aprire una sezione sul lavoro da casa e il suo blog si è trasformato in un blog dedicato alle mamme lavoratrici, in cui tratta di aspetti legati alla maternità, ma anche al lavoro e al business on-line.

La nicchia di pubblico di Isa, quindi, è passata dalle mamme a alle mamme lavoratrici.

Come mai oggi è preferibile rivolgersi a una nicchia e non a un pubblico?

Rispondere è molto semplice. Probabilmente avrete notato come la comunicazione e la pubblicità stiano virando sempre più su un livello di tipo personaleone-to-one.

Questo succede perché ognuno di noi vuole risposte ai suoi problemi e vuole conoscere e incontrare persone che hanno problemi e desideri simili. Questo è tanto più facile quanto più il pubblico è ristretto e omogeneo.

Per fare un esempio, se nel mio blog parlo, appunto, di alpinismo, tutti gli alpinisti convinti – o coloro che si sentono tali – vorranno seguirmi.

Se nel mio blog parlo, invece, di montagna, mi sto rivolgendo a una massa molto più indefinita di pubblico (anche mia nonna ama la montagna, ma non seguirebbe mai un blog di alpinsimo). In questo secondo esempio sarà molto più difficile comprendere i bisogni di un pubblico così eterogeneo e sarà quindi molto più complesso creare un blog ben posizionato sul mercato.

blog post

Quindi, cosa abbiamo imparato fino ad ora? Che bisogna scegliere la giusta nicchia per arrivare alla vetta!

Il tuo blog, infatti, non dovrà essere pensato per essere per tutti, ma solo per la tua nicchia di pubblico.

Che caratteristiche deve avere una nicchia?

  • Deve essere ben definita e chiara nella mente di chi scrive
  • Deve essere il più possibile omogenea
  • Deve essere numericamente interessante, nè troppo vasta (in quanto aumenterebbe la possibilità di avere altri blog che parlano allo stesso pubblico) nè troppo poco (in quanto, se a nessuno interessa l’argomento di cui parlate, sarà difficile costruirsi un seguito)

Nella nostra rubrica Storie di Blogging, dove intervistiamo blogger italiane e non, abbiamo letto storie di blog di qualsiasi nicchia, come ad esempio:

Come aprire un blog di cucina e distinguersi

La nicchia food / cucina è sicuramente una delle più competitive. Ci sono giganti come MisyaGiallo ZafferanoLa Cucina Italiana e altri che dominano le SERP delle pagine di ricerca di Google.

Per questa ragione, se stai pensando di aprire un blog di cucina, la parola chiave sarà sempre e solo una: distinguersi (cosa che vale per tutti i settori, comunque 😉

È proprio questo che è riuscita a fare Marisa Trionfante: già dal nome del suo blog, “Patata e Fantasia”, potrai capire come lei abbia saggiamente deciso di focalizzarsi su un solo ingrediente da proporre in tutte le sue ricette: le patate (leggi qui la storia di Patata e Fantasia).

Come aprire un blog di viaggio / travel blog

Se passiamo al settore travel (viaggio), la competizione si fa altrettanto serrata. Per questa ragione abbiamo intervistato alcune blogger che sono riuscite a ritagliarsi spazio in questo settore sfruttando elementi di differenziazione da tutti gli altri blog:

Come creare un blog di moda

Passando alla nicchia “moda” e fashion, abbiamo due altre stupende storie da raccontarvi:

Abbiamo intervistato molte altre bloggers: se vuoi leggere tutte le interviste, le trovi nella nostra rubrica Storie di Blogging.

Come scegliere il nome per il tuo blog: cosa fare e cosa non fare

Ottimo, abbiamo scelto argomento e nicchia di pubblico: ora non ci resta che dare spazio alla nostra fantasia e scegliere un bellissimo nome per il nostro progetto 🙂

Dare un nome al proprio progetto è il primo grande passo per iniziare a “visualizzarlo” nella testa, ed è sicuramente un momento importante e anche entusiasmante.

Nel caso il blog sia solo tuo e tuo totalmente, potrai optare per due scelte: puntare sul tuo nome e cognome oppure su un brand inventato.

Nel personal brand, il blog, il sito web, il prodotto, insomma… il tuo progetto, corrisponde esattamente alla tua persona (da qui la scelta del nome e cognome).

Chiamare il tuo blog con il tuo nome e cognome

I vantaggi sono sicuramente molti: il tuo progetto ha una faccia, la tua. Questo singolo aspetto accrescerà moltissimo la fiducia dei tuoi lettori e visitatori.

Investire sul proprio personal brand utilizzando il proprio nome e cognome significa

  • essere molto sicuri di ciò che si è, dei propri valori e di quello di cui si vuole parlare
  • essere molto sicuri di quello che si sta proponendo al proprio pubblico
  • metterci la faccia (e anche l’anima, direi)
  • proporre il proprio progetto come legato alla propria persona, con le proprie visioni, i propri valori e i propri ideali

A chi conviene legare il nome del proprio progetto al proprio nome e cognome?

  • Sicuramente a un professionista (medico, personal trainer, fotografo, designer, eccetera…)
  • A chiunque voglia sviluppare il proprio posizionamento all’interno di un mercato di interesse e divenire nel tempo una figura autorevole in quel campo

Se invece non vuoi utilizzare il tuo nome e cognome, dovrai sicuramente inventarne uno.

come trovare il nome per il proprio blog

Inventare un nuovo nome per il tuo blog

Ti consiglierei di farti qualche domanda sul tuo brand:

  • Cosa rappresenta il tuo brand?
  • Cosa deve rappresentare per i tuoi lettori?
  • Cosa vuoi offrire ai tuoi lettori?
  • Perché un pubblico dovrebbe seguirti e reputarti interessante e utile?

Una volta che avrai fatto sfogare la tua fantasia, c’è un ultimo passaggio FONDAMENTALE da fare per essere sicure di aver trovato il nome corretto: verificare che il dominio corrispondente sia libero.

Come registrare il dominio per il tuo blog

Che cos’è un dominio?

Il dominio è l’indirizzo che identifica il tuo sito web. Un dominio può avere diverse estensioni, pensa solo a .it, .com, .store e le decine di altre estensioni nate negli ultimi anni.

Oggi è importante, nella fase di naming, considerare anche la disponibilità del dominio. Immaginati di aver scelto, come nome per il tuo progetto on-line, un dominio acquistato già da qualcun altro.

Quando qualcuno dei tuoi contatti e lettori ti cercherà, potrebbe infatti trovare un dominio che non ti appartiene.

Per questo è sempre importante, in fase di registrazione del tuo dominio, verificare che almeno quelli principali (.it e .com siano disponibili).

Non solo, è importante verificarlo anche perché un dominio già esistente potrebbe essere già registrato come marchio e tu potresti andare incontro a una violazione di copyright.

Insomma, come vedi le cose a cui pensare sono molte, ma se segui queste considerazioni passo dopo passo vedrai che non dovresti avere problemi 🙂

Dominio e sottodominio

Un dominio può essere di primo livello, come nel nostro caso iltuowhy, oppure di terzo livello, scelta utile nel caso in cui si voglia dividere il sito principale in sezioni con argomenti distinti.

Ad esempio, se un domani decidessimo di integrare un’e-commerce nel nostro sito, potremmo registrare un dominio di terzo livello come negozio.iltuowhy (.it). Il dominio di terzo livello viene infatti chiamato anche sottolivello, perché altri non è che un dominio aggiuntivo legato al dominio principale di primo livello.

tipologie di domini di siti web
Che tipologie di dominio esistono?

Come puoi aver capito, il dominio di primo livello è quello obbligatorio, il dominio di terzo livello è facoltativo.

Il .it finale (o .com o qualsiasi altro) è infine l’estensione del dominio.

Devi sapere infatti che quando andrai a registrare il dominio, potrai decidere quali estensioni comprare (.it per l’Italia, .com internazionale, .org per le associazioni/organizzazioni e così via, ormai esistono infatti decine di estensioni).

Ma ora veniamo a noi…

Apri la pagina principale di Aruba: inserisci nella barra che compare in home page il nome di dominio che vorresti acquistare, in modo da scoprire subito se è disponibile, e per quali estensioni (.it, .com eccetera), come nell’immagine sotto:

come verificare disponibilita dominio

Abbiamo provato, in questo caso, a cercare la disponibilità di iltuowhy.it e chiaramente Aruba ci ha detto che questo dominio è registrato e non è quindi possibile acquistarlo.

Quindi, forza! Non perdere tempo e appena hai trovato un nome che ti soddisfa, verifica subito che il dominio corrispondente sia disponibile!

Come individuare il tuo lettore ideale

Un ultimo passo da fare prima di metterci davvero all’opera è quello di immaginarci nella nostra testa chi sarà il nostro lettore ideale, il nostro Avatar.

Isa ha scritto un articolo stupendo che ti consiglio di andare a leggere su come trovare la propria buyer persona.

L’errore più comune di molte blogger è saltare questo step pensando che “se inizio a scrivere, prima a poi mi leggeranno”, ma scoprirai che, ahimé, non è propio così semplice. Perché la regola numero uno del blogging è: se scrivi a tutti, in realtà non stai scrivendo a nessuno.

Pensa che io e Isa abbiamo trovato il nome per il nostro blog solo dopo aver scritto e riletto ad alta voce una descrizione dettagliata e approfondita della nostra Persona. Ci siamo fatte mille domande mirate per conoscere questa persona a fondo, nei dettagli più intimi e, con le risposte, abbiamo scritto un paio di pagine che raccontavano la storia, i sogni, le caratteristiche personali di Corinna (l’abbiamo chiamata così – sì, le dovrai dare anche un nome!).

Trovare la propria Persona, infatti, ti aiuterà moltissimo nella stesura del tuo calendario editoriale, sia nella fase di brainstorming sia nella vera e propria fase di scrittura.

La Persona è quella Persona, per l’appunto che corrisponde al tuo ideale di lettore, ovvero che possiede tutte le caratteristiche per cui potenzialmente potrebbe essere interessato o interessata agli argomenti di cui tratti nel tuo blog.

La Persona farà parte di una Audience, che a sua volta sarà inserita all’interno della nicchia di pubblico che hai scelto.

Tutto chiaro? Spero di sì, altrimenti ti consiglio spassionatamente di leggere la guida incredibile che Isa ha scritto sulla Buyer Persona.

buyer persona come trovarla

Fatte tutte queste più che doverose premesse, passiamo finalmente alla pratica 🙂

Come scegliere l’hosting per il tuo blog e registrare il dominio

Siteground è uno dei più famosi hosting (cioè fornitori di spazio web) sul mercato. Devi sapere infatti che ogni sito web o blog deve essere ospitato su uno spazio web. Gli hosting sono i fornitori di questo spazio.

Oltre a questo elemento indispensabile, ti servirà anche un dominio. Il dominio corrisponde all’indirizzo che digiterai sulla barra del tuo browser per raggiungere il tuo sito web.

La nostra scelta è caduta su Siteground.

Esistono altre numerose alternative, tra cui la più conosciuta in Italia è quasi sicuramente Aruba.

Ci sono ovviamente anche delle soluzioni gratuite, come ad esempio Netsons.

Ma la nostra scelta d’elezione è certamente Siteground e adesso cercherò di spiegarti perché.
Siteground ha dei piani di abbonamento che partono da 12,99€ al mese, spesso in promozione alla metà (e quindi a 5,99€ al mese).

Perché abbiamo scelto (anche noi) Siteground

Non abbiamo scelto Siteground per il prezzo, in quanto esistono sicuramente delle alternative più economiche. Sono due i criteri fondamentali per cui il nostro sito Il tuo why e il blog di Isa Mama Made In Italy sono entrambi ospitati su Siteground:

  • Semplicità e velocità di utilizzo
  • Assistenza eccezionale in italiano e soprattutto istantanea via chat 24 ore su 24

Ovviamente Siteground ha anche ulteriori fattori che lo rendono un ottimo hosting: è veloce, è performante, è sicuro. Soprattutto per un progetto di blogging.

Siteground è molto semplice da usare. È così semplice intuitivo nell’utilizzo che risulta essere sicuramente la scelta n. 1 per una persona principiante che vuole aprire il suo blog da zero.

Considera, ad esempio, che in pochi semplici passi e seguendo una brevissima procedura guidata potrai ritrovarti con il tuo blog con già installato WordPress, pronta per iniziare a scrivere!

Oltre a questo, avrai a disposizione per qualsiasi genere di problematica assistenza tecnica in italiano 24 ore su 24, direttamente in chat. Questo è in assoluto uno degli aspetti da prendere in considerazione quando deciderai l’hosting per il tuo blog. Significa che se il sito è down, se hai un problema con il backup, con l’aggiornamento o con qualcosa che non funziona a dovere, puoi collegarti al tuo pannello Siteground e iniziare a chattare con una persona in carne e ossa (sono anche molto gentili) che farà di tutto per risolvere il tuo problema. On-line. Subito. Senza attendere e-mail e aperture di ticket varie.

Per iniziare, recati sulla pagina di hosting wordpress sul sito di Siteground. Seleziona il piano più economico, che è quello più indicato per tutti i blog che partono da zero.

siteground 2

Nel momento in cui scrivo questo articolo, il piano più economico parte da € 5,99 / mese, veramente un ottimo prezzo.

A questo punto verrai reindirizzata a una pagina in cui potrai scegliere il nome del tuo dominio (l’indirizzo www con cui i visitatori raggiungeranno il tuo blog).

Il primo anno la registrazione del dominio è completamente gratuita, altrimenti ha un prezzo di 12,05€ / anno + IVA.

Ricorda che, se vuoi risparmiare (anche se si tratta comunque di pochi €) potrai, ad esempio, registrare il dominio con Aruba, che è più economico, ma acquistare l’hosting su Siteground. Questa scelta implica però una serie di passaggi tecnici in più, in quanto dovrai impostare correttamente i DNS nel pannello hosting di Aruba e puntarli ai server di Siteground.

Si tratta comunque di un rispiarmio di circa 8 € all’anno, pertanto calcola tu quanto la cosa può convenirti o meno (e se hai bisogno di aiuto per impostare i DNS, scrivimi pure nei commenti).

A questo punto procedi al pagamento. Ricorda che per assicurarti il prezzo indicato di 5,99 € al mese, dovrai sottoscrivere un abbonamento annuale, pertanto pagare i 12 mesi in anticipo. Si tratta dunque di una spesa di circa 70 €.

Ne vale la pena?

Assolutamente sì. Qualsiasi progetto che parte con un investimento, anche se piccolo, ti mette nella predisposizione mentale di farlo funzionare. Se decidi di fare tutto “gratuitamente”, l’impegno che ci metterai sarà sicuramente minore (tanto è gratis! docet).

Adesso pensa a questi 70 € (in un anno) come a un piccolo gesto che stai facendo verso te stessa e verso il tuo progetto. Li vale?

Solo tu puoi rispondere a questa domanda. Se la risposta è no, valuta veramente quanto ci tieni ad aprire un blog – e opta per uno hosting gratuito.

Verso la fine del pagamento, ti verrà anche chiesto se l’hosting che stai acquistando è per un dominio già esistente (per esempio se hai già comprato il dominio su Aruba), oppure per un nuovo dominio. In questo secondo caso, potrai acquistarlo per un prezzo di circa 10-15 € annui. Solitamente Siteground offre la registrazione gratuita per un anno del dominio (controlla tu stessa, perché le promozioni attive cambiano continuamente).

Come creare o aprire un blog gratis: sei sicura di volerlo fare?

Quello che posso dirti, è che se stai aprendo un blog con l’intenzione di portarlo avanti seriamente e magari un giorno guadagnarci anche, te lo sconsiglio fortemente. Il classico schema del provo, vedo come va senza investire neanche 100€/annui e poi semmai cambio, è molto rischioso.

Se un giorno ti troverai a dover passare da Wix, per farti un esempio, a WordPress, con tutta probabilità dovrai rivolgerti a un professionista, se non vorrai perdere tutto il lavoro fatto fino a quel momento. Il che significa soldi e rischio: non saprai infatti se la persona che hai davanti è realmente competente (e tra l’altro, di solito, quelle competenti si fanno – giustamente – pagare e non poco!)

guadagnare soldi

Se vuoi semplicemente smanettare qui e là, allora fai pure! Ma se hai intenzione di fare sul serio, NO, NO e ancora NO! Te ne pentirai al 100%, soprattutto perché stiamo parlando di un investimento annuo di meno di 100€. Davvero il tuo blog non li vale?

Adesso ti mostrerò come, con poche decine di € (quindi PRATICAMENTE gratis) potrai aprire un blog con uno strumento professionale che potrai adattare al meglio alle tue esigenze, utilizzando il CMS gratuito (hai letto bene!) e famosissimo WordPress.

Come creare un blog con WordPress

Come installare WordPress sul tuo blog

Cos’è WordPress

WordPress è il CMS più indicato (e gratuito) per costruire un blog performante nel modo più semplice possibile. CMS in inglese sta per Content Management System, cioè un sistema di gestione di contenuti. È in parole semplici il sistema con cui creerai il tuo blog, in cui pubblicherai pagine e articoli.

Wodpress esiste in versione gratuita (WordPress.org) e in versione a pagamento (WordPress.com).

installare wordpress

WordPress.org o WordPress.com

Grazie a WordPress.org, infatti, sarai in grado di scaricarti gratuitamente la tua versione di WordPress e installarla su uno spazio Hosting precedentemente acquistato.

WordPress.org, quindi, è la soluzione perfetta per tutte quelle persone che hanno capito che avere il pieno controllo delle cose è sempre la miglior scelta a lungo termine.

Dico questo perché grazie a WordPress.org sarai in grado di personalizzare completamente il tuo blog, arricchendolo e sviluppandolo sia da un punto di vista grafico sia da un punto di vista delle funzionalità.

Potrai installare il tema che preferisci e i plugin che ti servono.

Insomma, sarai completamente libero di fare quello che vuoi sul tuo spazio web.

WordPress.com ti permette di scegliere un abbonamento (in base alle funzionalità che desideri) e costruire il tuo sito web sulla piattaforma on-line di WordPress.

Non dovrai quindi abbonarti a nessun Spazio Hosting, ma acquistare un abbonamento.

Non potrai installare il tema che più ti piace, scegliendo tra i migliaia (anche gratuiti) già disponibili on-line. E in alcuni casi non potrai nemmeno installare i plugin (negli abbonamenti meno costosi, quelli che stavi già puntando, non potrai).

Ti ritroverai, quindi, imprigionata in una serie di opzioni che puoi fare (o non fare) in base all’abbonamento che avrai sottoscritto.

Inoltre, WordPress.com non è gratuito. Parte infatti da un costo di € 4 al mese. Questo significa che, in un anno, devi mettere in conto di spendere (almeno) € 48, cioè il costo di uno Spazio Hosting di base.

Se vuoi approfondire questa scelta, ti consiglio di leggere il mio articolo WordPress.org o WordPress.com: quale scegliere?

Come installare WordPress su Siteground

Se ti ho convinta a optare per WordPress.org, mi do una bella pacca sulla spalla 🙂

Collegati dunque a Siteground.

Se hai scelto per l’hosting WordPress, segui i passaggi di Siteground e fai fare tutto a lui. Ti troverai il pannello del tuo sito bello pronto dopo qualche minuto.

Se invece hai selezionato un hosting normale, dovrai adesso procedere con l’installazione di WordPress.

Nel pannello di Siteground vai in alto e clicca su “Siti web”.

siti web siteground

Seleziona il tuo sito web cliccando su “Site Tools”. Clicca poi su “Gestione App” e dalla tendina, seleziona “WordPress”.

installare wordpress su siteground

Anche in questo caso segui i passaggi di Siteground: in pochi minuti il tuo blog WordPress sarà on-line!

Come hai potuto vedere per aprire un blog tecnicamente ci vogliono realmente 10 minuti (ho scritto mezz’ora nel titolo, ma direi che ho abbondato!).

Come installare il tema del blog su WordPress

Una volta che abbiamo installato WordPress, dobbiamo procedere con l’installazione del nostro tema grafico.

Il tema è fondamentalmente la grafica che comparirà ai nostri visitatori quando leggeranno le pagine del nostro blog.

Nel repository di WordPress ci sono centinaia di temi gratuiti e altrettante migliaia a pagamento (da 20€ a 100, 150€).

Per installare un nuovo tema su WordPress, recati nel tuo backend (il pannello amministrativo) e fai click a sinistra su “Aspetto” e poi “Temi“.

installare tema su wordpress

In alto a destra clicca su “Aggiungi nuovo“.

Si aprirà una nuova finestra con una serie di temi: fai una breve ricerca e trova qualcosa che faccia più al caso tuo.

Cosa sono i Page builder: Elementor e Divi

Oltre ai temi, esistono poi degli strumenti molto potenti chiamati page builder. I più famosi sono Elementor e Divi, ma ne esistono altri altrettanto apprezzati, come ad esempio WPBakery.

I page builder ti permettono di creare le tue pagine visivamente sfruttando il drag and drop (praticamente trascini gli elementi grafici che vuoi andare a creare nella tua pagina).

Ti permettono di creare delle pagine graficamente belle e pulite anche senza possedere competenze di grafica e/o programmazione.

Non solo, page builder come Elementor e Divi si integrano perfettamente in WordPress, permettendoti di usarli solo, ad esempio, nelle singole pagine, pur mantenendo un qualsiasi altro tema nel tuo blog.

Se vuoi approfondire, ti consiglio di leggere il mio articolo su come creare un template con Elementor per gli articoli del tuo blog.

Se ti stai spaventando per la mole di informazioni che ti sto dando, non preoccuparti: ci sono degli strumenti molto semplici da utilizzare che ti faciliteranno il lavoro permettendoti di dare vita al blog dei tuoi sogni!

6 plugin essenziali da installare subito sul tuo sito WordPress

Eccoci arrivati a un nuovo argomento molto spinoso: i plugin da installare sul tuo sito.

Ma come sempre facciamo un bel passo indietro:

Cos’è un plugin?

Un plugin è un programma non autonomo che interagisce con un altro programma per ampliarne o estenderne le funzionalità originarie.

In poche parole quando stai installando sul tuo sito WordPress un plugin, ne stai ampliando le funzionalità.

Devi sapere che nel repository di WordPress esistono plugin per fare praticamente qualsiasi cosa. Non bisogna però farsi prendere troppo dalla “febbre da plugin”, per alcune ragioni:

  • WordPress si aggiorna parecchio spesso e per essere sicura di mantenerlo in sicurezza dovrai procedere con gli aggiornamenti. A loro volta i vari plugin che installerai sul tuo sito dovranno rimanere aggiornati se vuoi mantenerne la compatibilità con le nuove versioni di WordPress. Per questa ragione il mio consiglio è di installare solamente dei plugin che utilizzi davvero e che siano molto utilizzati e quindi molto ben manutenuti.
  • Non tutti i plugin ti servono veramente e a volte WordPress possiede già le funzionalità necessarie per fare quello di cui hai bisogno.
    Installare un plugin significa andare ad appesantire il tuo sito web, pertanto se non ce ne è davvero necessità, sarebbe meglio non farlo.
  • Ogni plugin aggiunge del pezzo di codice al tuo sito. Se i programmatori del plugin non hanno fatto bene il loro lavoro, potrebbero rendere il tuo sito più vulnerabile ad attacchi esterni.

Procedi dunque installando i plugin che ti servono, ma senza esagerare!

Qui di seguito ti indicherò 6 plugin che solitamente installo sulla maggior parte dei miei siti:

1. Yoast oppure Rank Math (plugin SEO per il tuo blog WordPress)

Yoast e Rank Math sono due plugin che ti facilitano il lavoro di ottimizzazione del tuo sito web lato SEO. Se non sai di cosa sto parlando, finisci di leggere questa guida e poi vai subito a leggerti la mia guida SEO per principianti: se hai intenzione di creare un blog, ti assicuro che più tempo passerai a comprendere questa materia affascinante, migliori risultati raccoglierai nel lungo periodo.

come fare seo con yoast su wordpress

Entrambi i plugin ti permettono di:

  • Creare le sitemap del tuo sito web da inviare a Google, in modo che capisca meglio l’architettura del tuo sito web
  • Modificare facilmente i Meta Title delle tue pagine e dei tuoi articoli, oltre alle Meta Description
  • Modificare l’immagina di anteprima che comparirà sui Social Network quando qualcuno condivide i tuoi articoli
  • Gestire al meglio i contenuti che scrivi, permettendoti di sapere in tempo reale alcuni parametri utili per il posizionamento (lunghezza del testo, gestione dei titoli, focus keyword, permalink, eccetera)
  • Gestire i rendirizzamenti 301
  • Tante altre cose molto simpatiche 🙂

2. WP Forms (per la creazione e gestione dei form di contatto)

WP Forms è un plugin eccezionale che ti permette di creare form di contatto completamente personalizzabili e integrabili con altri strumenti esterni (come ad esempio una newsletter).

Esiste una versione gratuita e una versione a pagamento che ne estende la funzionalità.

3. Akismet (plugin anti SPAM)

Un plugin che controlla lo SPAM nei commenti del tuo sito, pre-moderandolo e non pubblicandolo.

4. W3 Total Cache (plugin per velocizzare il caricamento delle pagine del tuo blog)

Il plugin W3 Total Cache è un plugin molto utile che gestisce la cache del tuo sito web, rendendolo quindi più veloce e con prestazioni di navigazione migliori.

Oltre a questo ce ne sono molti altri: se, ad esempio, hai optato come hosting per Siteground, ti troverai pre-installato SG Optimizer, che è un plugin creato, appunto, dai programmatori del famoso hosting e che ottimizza il tuo sito web lato velocità e prestazioni.

5. Updraft (plugin per la creazione dei backup)

Updraft è un plugin eccezionale che mi ha salvato il (…) parecchie volte. Updraft ti permette di creare copie di backup del tuo sito web, inviarle alla tua e-mail o scaricarle sul tuo computer.

Non solo, ti permette anche di ripristinare una copia del tuo sito web in caso dopo qualche aggiornamento qualcosa sia andato storto, oppure se hai subito un attacco hacker.

Un must have assolutamente da consigliare!

6. Wordfence (plugin per la sicurezza del tuo blog)

Wordfence è un plugin di sicurezza, che possiede una serie di funzionalità per bloccare eventuali accessi indesiderati al tuo sito web tramite firewall, scansionare periodicamente il proprio sito web in cerca di malware, attivare l’autenticazione a due fattori, e molto altro ancora.

Installati questi primi 6 plugin essenziali, possiamo procedere passando a qualcosa che sicuramente ti divertirà molto di più: creare la struttura del tuo blog, il menu, le categorie principali e le sottocategorie.

Come creare le categorie di articoli per il tuo blog su WordPress

Prima di iniziare davvero a scrivere il nostro primo articolo, sarà importante andare a creare le varie categorie di articoli.

Non è questo il luogo per parlare in modo approfondito di come scegliere le categorie del tuo blog (altrimenti questa guida si trasformerebbe in un tomo infinito di informazioni), per cui mi limiterò a darti qualche consiglio generale:

  • Individua 3-4 macro-categorie principali su cui vorrai concentrare il tuo blog
  • Per ogni macro-categoria, pensa a 3-4 sottocategorie da sviluppare in un secondo momento.

Per farti un esempio, nel nostro blog una delle categorie principali è proprio “Creare un blog“. Questa è una macro-categoria.

Come sottocategorie abbiamo pensato, al momento: “primi passi con il blogging“, “SEO e traffico“, “social media marketing“, “content e copywriting“, eccetera.

Queste sono le sottocategorie.

Come creare una categoria principale di articoli su WordPress

Per creare una categoria principali, nel menu laterale seleziona “Articoli” e poi “Categorie”. A questo punto si aprirà una schermata come quella qui sotto.

Scrivi il nome della categoria e una breve descrizione di quello che andrai a trattare.

A questo punto salva, il gioco è fatto!

creare una categoria su wordpress

Come creare una sottocategoria

Per creare una sottocategoria il procedimento è lo stesso della creazione di una categoria. Dovrai solo premurarti di selezionare anche la “categoria genitore” dalla tendina apposita 🙂

Come creare le pagine principali del tuo blog su WordPress

A questo punto dobbiamo passare alla creazione delle pagine principali del tuo blog.

Almeno all’inizio, prima di scrivere il tuo primo vero articolo, dovrai prevedere almeno le seguenti pagine:

  • Home page (la pagina principale del tuo blog)
  • Chi sei / Chi siamo (una pagina di presentazione di te e del tuo progetto)
  • Privacy Policy e Cookie Policy (non ne parleremo in questo articolo, ma sappi che sono pagine legali molto importanti)

Per creare una pagina spostati sul menu laterale e seleziona “Pagine” e “Aggiungi nuova pagina” come da immagine qui sotto:

creare una pagina su wordpress

Una volta create le pagine, ricordati ovviamente di salvarle e pubblicarle, in modo da poterle andare a inserire nel menu principale del tuo blog 🙂

Come creare il menu principale del tuo blog su WordPress

Ottimo, abbiamo installato WordPress e i plugin principali. Abbiamo creato le categorie e le pagine principali.

Adesso possiamo finalmente passare alla strutturazione del nostro menu principale.

La scelta della struttura del menu principale è un aspetto non IMPORTANTE, ma FONDAMENTALE.

Dalla struttura del menu, infatti, dipenderà la facilità di navigazione con cui i tuoi utenti e lettori riusciranno a navigare nel tuo blog.

Una bella responsabilità, non credi?

Creare un menu su WordPress è molto semplice. È sufficiente cliccare a sinistra su “Aspetto” e selezionare “Menu”.

aspetto menu

A questo punto si aprirà una finestra in cui potrai selezionare e trascinare le categorie e le pagine create nello step precedente, e salvare il tuo menu principale.

strutturare menu di un blog

Utilizzando il menu a sinistra, infatti, potrai selezionare tutti i contenuti del tuo sito web: articoli, pagine, categorie e anche link personalizzati (come link esterni o altre tipologie di link).

Come scrivere il primo articolo del tuo blog su WordPress

Come avrai capito, il procedimento per creare articoli su WordPress è molto simile alla creazione delle pagine. Invece di selezionare nel menu “Pagine”, dovrai selezionare il label “Articoli” e cliccare su “Nuovo articolo”.

L’articolo, a differenza delle pagine, dovrà essere assegnato a una o più categorie create in precedenza. Avrai la possibilità di farlo dalla sidebar a destra della pagina di creazione articolo, come da immagine qui sotto:

come assegnare un articolo a una categoria

Ma come e cosa scrivere nel nostro primo articolo?

Stiamo entrando in uno dei terreni più belli del blogging: il copywriting.

Isa ha scritto un articolo F-E-N-O-M-E-N-A-L-E e realmente esaustivo su come scrivere l’articolo perfetto per il tuo blog: si chiama come scrivere un articolo di blog con il metodo “A TAPPE”.

Tappe è un acronimo che sta per:

  1. Titolo
  2. Apertura
  3. Punto centrale
  4. Proiezione
  5. Epilogo

T.A.P.P.E 🙂 Facile no?

Ognuno di questi punti costituisce una parte fondamentale del tuo articolo e padroneggiarli tutti ti permetterà di imparare a scrivere pezzi a prova di bomba.

Seguendo una struttura precisa nella stesura del tuo articolo di blog potrai:

  • assicurarti di restare sempre in tema con l’argomento principale
  • coinvolgere i tuoi lettori
  • motivarli a leggere dall’inizio alla fine
  • metterti nei panni di chi legge (il tuo famoso lettore ideale, la Buyer Persona di cui abbiamo parlato prima)
  • e tanto altro ancora…

Se ti interessa questo argomento, ti consiglio di leggere l’articolo completo: come scrivere l’articolo perfetto per il tuo blog. Se invece hai già delle nozioni di content e copywriting, ti consiglio di ripassare un po’ leggendo il mio articolo sugli errori principali di copywriting (e come evitarli).

Che cos’è la SEO e perché un bravo blogger deve conoscerla

Quando scrivi un articolo dovrai sempre tenere a mente l’argomento principale, corretto? Questo punto centrale è costituito da parole chiave che le persone usano per cercare risposte su Google e altre possibili parole chiave correlate.

In modo più strategico, ma anche naturale e scorrevole possibile, dovrai inserire le parole chiave principali nel titolo, in uno o due (dipende dalla lunghezza dell’articolo) dei tuoi sottotitoli e nell’apertura.

Mentre le parole chiave correlate andranno negli altri sottotitoli e sparse in giro per il resto del testo.

come migliorare la seo

Un altro fattore importante da ricordare è che a Google piacciono gli articoli lunghi (almeno 800/1000 parole).

Usa elenchi puntati per mantenere una struttura chiara e pulita e ricordati di inserire link interni ad altri articoli che hai scritto (purché correlati all’argomento) e se utile, anche un link ad un sito esterno.

La SEO è l’argomento che in assoluto più preferisco e merita assolutamente un approfondimento a sé. Per questa ragione ho scritto degli articoli di SEO di base che ti consiglio assolutamente di leggere:

Piano editoriale SEO per il tuo blog: cos’è e a cosa serve

Come vedi stiamo passando via via ad argomenti più complicati.

Ecco, adesso potresti pensare che ci sono troppe cose da imparare e che quindi non ce la farai, ma vorrei invece che considerassi tutta questa mole di informazioni come qualcosa da cui partire per costruire e dare vita al blog dei tuoi sogni.

Non cercare la perfezione quando inizi. Anzi, non cercarla proprio perché come blogger ti assicuro che imparerai sempre cose nuove, sarà un’evoluzione continua. Focalizzati invece sulla pratica. Scrivi, scrivi e scrivi, perché solo così vedrai davvero i progressi.

Ma visto che sono sicura che appena avrai appreso le prime cose principali ti verrà voglia di approfondire, cercherò di spiegarti cos’è un piano editoriale SEO e come crearne uno una volta che sarai pronta per lanciare il tuo blog.

Per creare un piano editoriale SEO servirà innanzitutto tornare a uno dei primi punti che avevamo affrontato nel nostro articolo: qual è l’argomento del nostro blog? Qual è il suo scopo?

Rispondere a questa domanda è fondamentale per poter trovare i macro-argomenti principali che tratteremo nei nostri primi articoli.

Facciamo un esempio di quello che stiamo facendo io e Isa per il nostro sito: uno degli scopi de Il tuo why è aumentare la consapevolezza del pubblico femminile verso le competenze digitali, creare una nuova visione del lavoro, slegato dallo stereotipo del posto fisso, sottolineare le potenzialità dello smart working e del lavorare da casa (e molto altro ancora).

Un primo macro-argomento è quindi di conseguenza “Lavorare da casa“. Questo è uno degli argomenti “pillari” su cui stiamo lavorando per la produzione dei nostri contenuti.

Che cos’è un argomento pillare/pillar?

Un contenuto pillar è un contenuto che tratta in maniera approfondita rilevante un argomento piuttosto ampio, come quello, per l’appunto, del lavoro da casa. Questa guida che stai leggendo, ad esempio, è sicuramente un contenuto pillare.

Una volta scelto il nostro argomento principale/pillare dovremo scegliere una buona quantità di argomenti correlati più brevi (definiti cluster). Per trovare gli argomenti cluster possiamo utilizzare sempre il tool gratuito Ubersuggest, che subito sotto ci indica alcune keywords correlate, che potremo utilizzare per produrre contenuti cluster più brevi e verticali.

piano editoriale seo come crearlo

Ogni paragrafo di questa guida, ad esempio, è un ottimo argomento cluster – correlato. Se noti, infatti, alla fine di ogni paragrafo ti consiglio di andare a leggere l’approfondimento nel mio articolo correlato, dove abbiamo trattato quell’argomento particolare in modo più approfondito.

Una buona struttura di base per il tuo blog potrebbe essere composta da:

La struttura riportata qui sopra si può ovviamente replicare all’infinito: individua un nuovo macro-argomento per un post pillar e 4-6 successivi argomenti cluster. Procedi in questo modo per ogni macro-argomento che vuoi andare a trattare nel tuo blog o sito web.

Se vuoi approfondire questo argomento, ti consiglio di leggere il mio articolo su come creare un piano editoriale SEO.

Se invece vuoi approfondire l’argomento piano editoriale in termini meno tecnici, Isa ha scritto un articolo stupendo su come creare un calendario editoriale per il tuo blog.

Come aumentare il traffico di visitatori e lettori del tuo blog

Arriviamo adesso ad affrontare un altro dei temi più importanti per i blogger: come portare lettori e visitatori sulle nostre pagine.

In linea di massima ci sono tre modi per portare traffico sul tuo blog:

  • Acquistare traffico (attraverso sponsorizzate sui social network, oppure annunci pubblicitari)
  • Acquisire gratuitamente traffico organico (e qui dovrai studiare la SEO)
  • Direttamente (quando mandi il tuo link via e-mail a un tuo amico, per esempio) oppure via newsletter o refferal (quando un link del tuo blog viene pubblicato su altri siti web).

Una delle prime domande che affligge i nuovi blogger è infatti come mai nessuno legge il mio blog?

Quando sei all’inizio, i canali più rapidi per provare a far girare il tuo progetto sono sicuramente i social network e i referral.

Non hai infatti ancora un pubblico a cui inviare una newsletter e anche se sei una tipa molto socievole, non sarà sufficiente dire ai tuoi amici che hai aperto un blog per trovarti migliaia di visualizzazioni il giorno dopo… Per questa ragione, all’inizio devi fare un grandissimo lavoro di comunicazione su canali di terzi.

traffico sul web 1

Ultimo ma primo per ordine di importanza, studia la SEO. Approcciare a un nuovo progetto con già in testa un’idea di come scrivere contenuti ottimizzati per essere trovati dai motori di ricerca (Google in primis) è certamente uno degli aspetti fondamentali del tuo futuro successo.

Sul nostro blog, comunque, troverai un sacco di articoli dedicati proprio alla SEO e a come aumentare il traffico al tuo blog.

Come guadagnare con il tuo blog (tutti i metodi)

Stiamo finalmente arrivando alla conclusione di questa lunga guida con l’argomento che, probabilmente, interessa più di tutti: come guadagnare con un blog.

Vediamo subito tutti i modi possibili:

1. Guadagnare con un blog grazie ai banner e alle inserzioni pubblicitarie

Il primo metodo per guadagnare con un blog, quello un po’ più “ovvio” e “scontato” è guadagnare con i banner e le inserzioni pubblicitarie. In cosa consiste?

Praticamente nel tuo blog puoi destinare degli spazi per inserire dei banner pubblicitari, dove diversi inserzionisti pubblicheranno le loro immagini. Come puoi immaginare, sarebbe molto difficile per te blogger conoscere tutti gli inserzionisti disposti a pagare per inserire un banner nel tuo sito, e allo stesso tempo sarebbe molto difficile per gli stessi inserzionisti eseguire un lavoro di ricerca siti e blog per pubblicare i loro banner.

Per questo ci vengono incontro strumenti che gestiscono questo passaggio in modo automatico. Il più famoso è sicuramente Google AdSense, ma ci sono altri servizi sicuramente più remunerativi, come ad esempio Ezoic.

come guadagnare con google adsense

2. Guadagnare con un blog pubblicando articoli sponsorizzati e guest posts

Una seconda opzione per guadagnare con un blog è sicuramente quella degli articoli sponsorizzati o dei guest posts.

Sì, ma cosa sono?

Diciamo che hai creato un blog che si occupa di make up. Con il tempo sei riuscita a posizionarlo come autorevole e hai un certo seguito di pubblico.

Un giorno ti contatta Kiko, che ovviamente ti ha trovato online, e ti chiede di fare una recensione (a pagamento) su una nuova linea di prodotti.

TA-DAH! Hai capito!

Hai appena ottenuto un post sponsorizzato. Questi articoli possono essere pagati – in base alla nicchia di pubblico – anche migliaia di €, soprattutto se hai un buon seguito e dei buoni numeri da mostrare.

Un post sponsorizzato è quindi un articolo pubblicato su un blog o su un sito che è stato commissionato, solitamente da un’azienda o da un brand, in cambio di una cifra stabilita dal proprietario del blog o del sito web.

guest posts sono dei post simili ai post sponsorizzati, con la differenza che solitamente hanno lo scopo di ottenere un semplice link (backlink) per andare a migliorare l’autorevolezza e il posizionamento SEO di un altro sito web.

3. Guadagnare con un blog attraverso l’Affiliate Marketing

Quando un blog lavora con l’Affiliate Marketing diventa in poche parole un “affiliato” di un qualche brand o marca.

Ti faccio subito un esempio.

Amazon permette a chiunque possieda un canale on-line, un sito web o un blog, di diventare gratuitamente suo affiliato.

cambiare mentalita sui soldi

In cosa consiste? Al momento dell’iscrizione verrà assegnato al tuo blog un codice univoco. A questo punto potrai pubblicare nel tuo sito web o blog dei link a prodotti presenti nel catalogo Amazon, da te consigliati.

Se un visitatore clicca su un tuo link, viene reindirizzato su Amazon. Se acquista il prodotto, tu ricevi una commissione di quanto acquistato (con Amazon si arriva fino al 12% del totale del carrello, ma le percentuali variano in base alla tipologia di prodotto acquistato).

Se ti ho incuriosito, ti consiglio di andare a leggere la maxi-guida che ha scritto Isa su come guadagnare con l’Affiliate Program di Amazon.

4. Guadagnare con un blog grazie alla creazione e vendita di prodotti (fisici) e digitali

Uno dei modi sicuramente più remunerativi per guadagnare con un blog consiste nel creare e vendere i tuoi prodotti – fisici oppure digitali.

Sì, ma come?

Immagina di creare un blog sul design di interni. Con il tempo riesci a posizionarti su Google ed essere rilevante per il traffico che sta cercando consigli su come arredare una casa, come ristrutturarla, eccetera.

A questo punto potresti creare un e-book su come creare la casa dei tuoi sogni, con i tuoi consigli e conoscenze e venderlo sul tuo blog.

5. Guadagnare con un blog offrendo on-line i propri servizi

Questo è sicuramente uno dei modi più diretti e semplici per guadagnare con il tuo blog: pubblicizzare i tuoi servizi di consulenza o altri tipi di prestazioni in base alle tue competenze.

6. Guadagnare con un blog grazie al proprio personal brand

L’ultima opzione per guadagnare attraverso il tuo blog, è un’opzione, diciamo, più “indiretta”. Nel tempo, grazie al tuo lavoro di comunicazione e alla pubblicazione di articoli rilevanti per il settore, verrai considerata un’esperta e guadagnerai autorevolezza nel tuo campo.

Questo potrebbe tradursi in proposte di collaborazione esterne (potresti essere contattata per fare da testimonial a un prodotto, oppure per fare speech a un evento di appassionati alla cucina crudista, eccetera)

Il successo del tuo blog dipenderà soprattutto dalla tua costanza, dalla tua passione e da quanto ti metterai in gioco ogni giorno per imparare e mettere in pratica nuove cose.

Se ti interessa l’argomento monetizzazione, ti consiglio di leggere la nostra guida approfondita su come guadagnare con un blog.

Eccoci arrivate finalmente alla fine di questa guida… Se sei arrivata fino a qui, complimenti! Non sai quanto sia soddisfacente dopo aver impiegato tante ore del proprio tempo sapere che i propri contenuti siano stati letti e apprezzati.

Se questa guida ti è stata utile, condividila con i tuoi amici o con chi potrebbe esserne interessato: se un giorno passi per Milano batti un colpo, ti offrirò volentieri un caffè!

Se hai ancora qualche dubbio o domanda, lascia un commento qui sotto: sono il carburante di tutti noi blogger!

Salva o condividi e porta i nostri contenuti sempre con te con un clic 🙂

Grazie per essere arrivata alla fine dell’articolo! Siamo (ovviamente) anche su Facebook: clicca “Mi Piace” qui sotto e teniamoci in contatto!

Elena Assirelli

Elena Assirelli

Digital Marketer e amante della SEO. Da quando ho 11 anni passo gran parte della mia vita davanti allo schermo di un computer. E no, non mi sento nerd, anche se qualche amico sostiene il contrario. Per oltre 15 anni ho giocato a pallavolo, una delle mie grandi passioni. Amo viaggiare e scattare fotografie e in generale mi appassiono di tutto quello che mi fa crescere come persona. E sì, da sempre amo molto il web, per due ragioni fondamentali: perché il web è un luogo dove succedono cose magiche e perché il web è un luogo dove si può diventare liberi.

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2 Commenti

  1. Jenna Mattich

    Sei mitica! ho letto quasi tutti i tuoi articoli relativi alla creazione di un blog…sono fatti davvero bene! rendi l’impossibile alla portata di tutti (se non avessi trovato i tuoi articoli forse avrei desistito….). Confermo, in mezz’ora massimo il blog si fa!

    Rispondi
    • Elena Assirelli

      Ciao Jenna, grazie mille per il commento. Il divertimento inizia subito dopo! 😉

      Rispondi

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